Si è chiusa la prima serie di otto incontri, tra la Giunta regionale e le Province del Medio Campidano e del Sulcis-Iglesiente, volti all’individuazione delle aree appropriate per installazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili, riservati alle amministrazioni comunali.
Un confronto franco e costruttivo
Tra le piccole e grandi realtà delle due province è emersa la preoccupazione per le sorti di territori già molto trasformati da attività estrattive e industriali, ma anche un interesse delle comunità per l’autoproduzione di energia elettrica come opportunità di crescita, contrastando, nel contempo, i rischi di speculazione energetica. Quest’ultimo è un elemento che, come confermato dall’assessore dell’Industria, Emanuele Cani, sarà centrale nel nuovo Piano Energetico Regionale.
“Siamo tutti d’accordo sul fatto che dobbiamo andare verso un mondo più pulito e decarbonizzare le nostre società. – Ha dichiarato il sindaco di Serramanna, Gabriele Littera – La transizione energetica può essere una grande opportunità, ma questa deve essere vissuta e partecipata dalle comunità e dagli enti locali. Anche i Comuni potrebbero essere finanziati per realizzare impianti FER e contribuire a raggiungere buona parte dei 6,2 GW che la Regione si è prefissata di ottenere”.
Il dialogo preliminare con le amministrazioni
Allo scopo di raccogliere informazioni importanti al fine dell’analisi dei territori, la Regione ha realizzato un sondaggio presso i rappresentanti dei Comuni.
“L’effetto cumulo – ha precisato l’assessore degli enti locali, Francesco Spanedda – è uno degli effetti che dobbiamo considerare all’interno del testo di legge. Ecco perché per noi è importante valutare le informazioni che abbiamo richiesto ai rappresentanti locali attraverso il questionario che è stato distribuito. Non ci interessa favorire alcun tipo di colonialismo. Proprio per questo pensiamo che pianificare il territorio significhi governare e gestire il nostro futuro energetico, secondo modalità di transizione energetica che siano utili alla popolazione della Sardegna“.
Lo studio dei territori
Agli incontri erano presenti anche i consiglieri regionali eletti nei territori che, nelle prossime settimane, affronteranno la discussione del disegno di legge per la definizione delle “Aree idonee”.
“Oggi è stata una giornata molto importante per il nostro territorio, che ha già dato tantissimo in termini di energie rinnovabili. – ha dichiarato il Consigliere regionale, Emanuele Matta –A breve la legge arriverà in aula, è quindi importante capire le esigenze dei territori. La strada giusta è quella della collaborazione per la transizione energetica, che sia a favore delle comunità e a tutela della Sardegna”.
“Scontiamo – ha puntualizzato l’Assessore Emanuele Cani – l’inerzia della precedente amministrazione rispetto al dotare la Sardegna di un quadro normativo urgente e necessario per tutelare l’isola. Ora dobbiamo correre per stare nei tempi stretti dettati da una norma nazionale che, qualora si imbattesse in un vuoto normativo regionale, spianerebbe la strada a un numero esoso e irricevibile di progetti“.