Ammonta a 50 milioni di euro lo stanziamento approvato da Regione Sardegna per combattere la dispersione idrica delle reti di diversi comuni dell’isola. Gli interventi riguardano i territori che attualmente presentano le maggiori criticità su questo fronte e sono finanziati con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc) 2021-2027.
Recuperare 6,7 milioni di metri cubi d’acqua
Una volta eseguite le opere, si stima che il volume annuo complessivo potenzialmente recuperabile sarà pari a circa 6,7 milioni di metri cubi d’acqua, sebbene l’esatta quantificazione del risparmio idrico si potrà effettuare solo all’entrata in esercizio delle nuove infrastrutture. Il beneficiario dei finanziamenti sarà l’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna (Egas), mentre a occuparsi della realizzazione sarà il gestore del servizio idrico Abbanoa.
La selezione dei Comuni
Le opere di risanamento interesseranno 15 Comuni, selezionati attraverso una valutazione svolta insieme dall’Agenzia regionale del Distretto idrografico della Sardegna (Adis), Egas e Abbanoa. Tra i fattori presi in considerazione per individuare le maggiori criticità e stilare l’ordine di priorità, è stato il bilancio idrico del 2023 e del 2024. Le situazioni più critiche sono state individuate valutando il volume delle perdite idriche totali nella fase di distribuzione dell’acqua, calcolato come differenza tra i volumi immessi in rete e i volumi effettivamente erogati, classificando così le reti comunali in termini di volumi annui dispersi, sia in valore assoluto che percentuale. Un altro criterio per l’individuazione delle priorità, con l’obiettivo di distribuire al meglio i fondi disponibili, è stato quello di identificare le reti comunali già oggetto di specifici finanziamenti Fsc 2014-2020 o Pnrr, ad oggi in corso d’esecuzione, e di prevedere ulteriori interventi solo nei Comuni maggiormente in sofferenza o in situazioni deficitarie.
I comuni destinatari
Nel dettaglio, i comuni destinatari delle risorse sono:
- Sassari: 6,9 milioni, suddivisi in due stralci da 3,7 e 3,2milioni
- Alghero: 5,7milioni
- Oristano: 4,8 milioni
- Quartu Sant’Elena: 2,5milioni
- Nuoro: 4,7milioni
- Ittiri, Ploaghe, Buddusò, Dorgali e Posada: 13 milioni, più 680.000 euro a valere sui fondi Fsc 2014-2020
- San Gavino Monreale, Sanluri, Villasor, Sant’Antioco e Villaputzu: 12,4 milioni, più 673.950 euro di fondi Fsc 2014-2020.
«La Sardegna è una delle regioni italiane dove si registrano le maggiori perdite idriche dalle condotte di distribuzione dell’acqua potabile, in percentuale rispetto ai volumi immessi in rete – ha commentato la presidente della Regione, Alessandra Todde –. Non possiamo più permettere che si continui a disperdere una risorsa preziosa come l’acqua – aggiunge – specialmente in un momento in cui i cambiamenti climatici stanno mettendo a rischio i nostri ecosistemi e condizionando la nostra quotidianità. Con questo provvedimento mettiamo mano concretamente a una delle emergenze strutturali più gravi della nostra Isola».