21/09/2018

Regione Calabria presenta il Cantiere Abatemarco


Un piano di opere organiche e strutturate sul più grande acquedotto calabrese. È il Cantiere Abatemarco, il progetto che l’assessore alle Infrastrutture di Regione Calabria, Roberto Musumanno, ha presentato ai sindaci dei 25 comuni della provincia di Cosenza, compresa la stessa città, serviti dal grande sistema idrico che si compone di oltre 200 km di condotte ed eroga 25 milioni di metri cubi d’acqua all’anno.
Un mega progetto che prevede, da un lato, lavori infrastrutturali per 10 milioni di euro sulla condotta adduttrice e per quasi 13 milioni di euro sulle reti comunali dei comuni, per porre fine alle diverse e importanti criticità che presenta il sistema, e dall’altro alcuni importanti innovazioni nella gestione amministrativa del servizio idrico.
Se con gli interventi infrastrutturali si intende ridurre le perdite idriche sulla rete dei comuni, l’intenzione della Regione è di non fermarsi a questo già importante risultato. Da un punto di vista amministrativo il piano prevede anche il censimento delle utenze, l’installazione di nuovi contatori e la fatturazione bimestrale e riscossione dei crediti con il supporto di Sorical, la società che gestisce le infrastrutture idriche che fanno capo alla Regione, per ridurre gli allacci abusivi e la morosità che pone la Calabria maglia nera rispetto alle altre regioni. A questo si aggiungono altri interventi per l’ingegnerizzazione delle reti idriche, già avviati per Cosenza, che saranno estesi ai rimanenti comuni serviti dall’Abatemarco.
«Si tratta di un progetto sperimentale che anticipa quello con succederà con la piena operatività dell’Autorità idrica della Calabria (Aic) che dovrà obbligatoriamente affidare il servizio idrico integrato a un unico soggetto gestore – ha specificato Musmanno -. Un prototipo quindi per il nuovo sistema idrico integrato in Calabria».
Nella realizzazione del progetto ogni realtà avrà il suo compito. Regione Calabria dovrà finanziare e gestire progettazione, realizzazione e aggiudicazione degli interventi, mentre i Comuni dovranno gestire il servizio idrico e collaborare alla realizzazione delle opere. A Sorical spetta la gestione del servizio idrico, l’attuazione degli interventi sulla grande adduzione, il censimento e l’amministrazione delle utenze, la fornitura e l’installazione dei contatori e, infine, l’Aic dovrà coordinare le attività e gestire i rapporti con l’Autorità nazionale di regolazione.
I risultati attesi del progetto riguardano la razionalizzazione del modello organizzativo, la riduzione delle perdite fisiche e amministrative, la riduzione dei costi della gestione amministrativa, l’agevolazione per gli utenti attraverso la fatturazione bimestrale.

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