Per garantire il percorso di transizione energetica gli investimenti nelle reti di distribuzione dell’elettricità dovranno raddoppiare su scala europea. A dirlo è un recente studio realizzato da Eurelectric, l’associazione europea delle imprese della filiera dell’elettricità. Un’indicazione condivisa anche dal Consiglio UE che a fine maggio ha richiamato l’attenzione della Commissione Europea sulla necessità di una pianificazione coordinata e a lungo termine delle infrastrutture della rete elettrica nel Continente.
Il ruolo fondamentale delle rinnovabili
L’analisi di Eurelectric parte dall’esame dei mutamenti avviati nella prospettiva della transizione ecologica e della neutralità carbonica. Se attualmente meno del 25% degli usi finali dell’energia nel suo complesso in Europa sono sotto forma di energia elettrica, tale quota nel 2050 sarà almeno del 60%. A soddisfare due terzi di tale fabbisogno saranno le fonti rinnovabili, mentre i sistemi di accumulo, fondamentali per garantire la sicurezza del sistema elettrico, saranno costituiti prevalentemente da innumerevoli punti di stoccaggio gestiti lungo le maglie della rete di distribuzione.
Arrivare a 67 miliardi di investimenti
A questo scopo è dunque indispensabile incrementare gli interventi di adeguamento e sviluppo dell’infrastruttura. Di conseguenza, si dovrà spingere forte sugli investimenti, che dovranno passare dagli attuali 33 miliardi ad almeno 67 miliardi su scala continentale. Senza questo salto potrebbero essere a rischio fino ai tre quarti delle nuove connessioni di rete previste nei piani di sviluppo dei diversi Paesi, sia che riguardino i nuovi usi energetici finali, come le auto elettriche o le pompe di calore o i macchinari industriali, sia che facciano capo ai sistemi di generazione, soprattutto fotovoltaici di piccola e media taglia. Per favorire la crescita degli investimenti il consiglio dello studio è introdurre nuovi quadri normativi, finalizzati ad accelerare le procedure autorizzative per la realizzazione dei nuovi impianti. Ma occorrono anche tecnologie, materie prime e tecnici competenti.
Creare una rete elettrica interconnessa
La necessità di una pianificazione coordinata e a lungo termine delle infrastrutture della rete, combinata con il coordinamento dal basso verso l’alto dei piani nazionali a livello regionale è stata sottolineata anche dal Consiglio Ue, che ha sottolineato anche la necessità di incrementare gli investimenti nelle reti elettriche di trasmissione e distribuzione. L’obiettivo è garantire un sistema elettrico altamente interconnesso, integrato e sincronizzato, indispensabile per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione e garantire la sicurezza energetica dell’Unione. A riguardo il Consiglio ha invitato la Commissione europea a individuare misure per accelerare le procedure di autorizzazione delle reti per un loro sviluppo più rapido, procedere nella standardizzazione delle infrastrutture e garantire la disponibilità dei componenti della rete in Europa.