Ammonta a 4 milioni di euro il valore complessivo degli interventi che Publiacqua sta portando avanti per la sistemazione della rete fognaria e acquedottistica nel comune di Scandicci, in provincia di Firenze.
Tra questi uno dei maggiori riguarda l’adeguamento del sistema di smaltimento delle acque della località Casellina. Lavori che hanno come obiettivo di eliminare gli allagamenti che si verificano nell’area in occasione di eventi meteo particolarmente significativi. Le piogge vanno infatti a gonfiare il Fosso Rigone che raccoglie gli scarichi delle utenze di una decina di strade della zona, provocando la fuoriuscita di acqua e reflui.
Per fronteggiare il problema verrà realizzato un nuovo collettore fognario, costituito da un manufatto delle dimensioni di 1.600 x 1.600 cm. Il nuovo collettore si collegherà a quello principale già esistente, e delle stesse dimensioni, che trasporta i reflui all’impianto di depurazione di San Colombano. Inoltre, verranno posati nuovi tratti di rete fognaria, per un’estensione di circa 150 m, che permetteranno di ridurre l’afflusso di acqua allo scatolare esistente. I lavori partiti a giugno dureranno 8 mesi e comporteranno un investimento 1,3 milioni di euro.
Stop agli allagamenti anche a Badia a Settimo
Sempre per fronteggiare il problema degli allagamenti, il gestore idrico ha già realizzato un intervento, più contenuto (valore 200.000 euro), ma altrettanto strategico, nella zona di Badia a Settimo. Qui sono stati posati circa 200 metri di nuova condotta a gravità ed è stato realizzato un pozzetto che collega la stessa condotta all’Emissario in Riva Sinistra d’Arno (Ersa). Emissario che colletta i reflui sempre all’impianto di San Colombano. L’intervento, terminato lo scorso febbraio, elimina i rischi di allagamento fognario derivanti da un sollevamento privato presente nella stessa area.
La sostituzione della rete idrica a Scandicci Alto
Sono in corso, invece, i lavori di rinnovo e sostituzione della rete idrica, sia di adduzione sia di distribuzione, nella zona di Scandicci Alto. L’intervento, del valore di 1,2 milioni, interessa il collegamento tra il serbatoio posto in località Melarancio (Scandicci Alto) e la via Mensa Arcivescovile. I lavori prevedono l’eliminazione della rete di distribuzione esistente in fibro-cemento, che sarà sostituita con una condotta in ghisa. Lo stesso per la rete di adduzione esistente in acciaio, che sarà sostituita invece da una tubazione in ghisa.
I lavori, che procedono secondo cronoprogramma, saranno conclusi entro fine anno. Al momento le squadre stanno completando le due linee di bypass temporanee, indispensabili per non interrompere il servizio al momento della messa fuori esercizio delle vecchie condotte.
Il rinnovo della centrale Pesa Vecchia
Non ancora avviato, invece, il rinnovo della Centrale Idrica Pesa Vecchia, previsto nel piano degli investimenti 2020/2021. L’impianto, forte di 8 pozzi con una portata di circa 2-3 l/s, alimenta l’acquedotto che serve le località di San Michele a Torri e San Vincenzo a Torri.
Il progetto prevede la realizzazione di nuovi collegamenti idraulici ed elettrici e l’implementazione di una gestione basata sul monitoraggio in modalità continuativa tramite misure telecontrollate. Sarà anche realizzato un nuovo edificio che accoglierà due nuove vasche di accumulo, il locale di manovra/quadro elettrico e il locale stoccaggio. L’obiettivo è quello di assicurare la continuità di emungimento dai campi pozzi e ridurre le eventuali criticità legate alla torbidità dell’acqua in alcuni periodi dell’anno. La spesa prevista è di 1,2 milioni di euro.
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