Numeri positivi per Acquedotto del Fiora. A dirlo è il bilancio 2023, fresco di approvazione, che ha certificato il percorso di crescita degli ultimi cinque anni del gestore idrico toscano. L’utile prodotto lo scorso anno ammonta a 17,94 milioni di euro e sarà destinato a riserva per circa 12,5 milioni, dei quali la gran parte vincolata alla realizzazione degli investimenti (FONI). La parte restante sarà invece distribuita ai soci.
Significativo il volume di investimenti realizzati nel 2023, pari a oltre 48 milioni di euro, dei quali circa 40 milioni, ovvero l’82%, allineati alla tassonomia UE, con una spesa per abitante di 128 euro annui, a fronte di una media italiana di circa 70 euro.
Perdite giù del 10%
L’esercizio 2023 si colloca all’interno di una strategia industriale di trasformazione, definita nel piano AdF 2023-2025, improntata alla transizione ecologica ed energetica e frutto di una efficace gestione economica e finanziaria, che ha permesso di dare vita a un modello capace di integrare gli obiettivi Esg nelle strategie di business, favorendo lo sviluppo sostenibile del territorio.
Una strategia che sta dando i suoi frutti. Gli investimenti dello scorso anno hanno permesso di portare il livello delle perdite di rete al 36,2%, in calo del 10% negli ultimi cinque anni, pari a 27 milioni di metri cubi di acqua salvati. 2.036 i km di rete sottoposti a ricerca perdite con tecniche acustiche nel 2023, con 1.031 perdite occulte individuate per 609,2 l/s di portata totale stimata.
Avanti con la distrettualizzazione delle reti
È proseguita anche l’attività di distrettualizzazione e digitalizzazione delle reti, anche mediante l’installazione di sensori evoluti e l’implementazione di piattaforme di supporto alle decisioni, tecnologie che consentono di individuare con precisione le perdite, riducendo i tempi degli interventi e il numero di utenze coinvolte. Gli investimenti sulla manutenzione predittiva, che si avvale di dispositivi di monitoraggio avanzanti sugli impianti, permettono inoltre al gestore di anticipare le manutenzioni necessarie sulle infrastrutture, con conseguente ottimizzazione dei costi. Inoltre, nel 2023, sono stati sostituiti 31 km di rete tra idrica e fognaria.
Calano i consumi energetici
Altro risultato conseguito la riduzione dei consumi energetici, calati di circa 2.800 MWh, ottenuto con interventi di efficientamento e aumentando la produzione da fonti rinnovabili. Ciò ha permesso di evitare l’emissione in atmosfera di circa 870,07 tonnellate di CO2.
Sul fronte della qualità dell’acqua oltre 200 i parametri controllati in media ogni giorno su acque potabili, con 73.624 parametri analizzati in un anno, e 117 i parametri controllati al giorno su acque reflue, per un totale di 43.062 parametri analizzati.