I comuni non metanizzati possono dotarsi del servizio di distribuzione gas metano in derivazione dalla rete esistente in un comune confinante. A questa possibilità, permessa dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha guardato il Comune di Proceno per migliorare la qualità della vita dei suoi 600 abitanti. L’amministrazione comunale del piccolo borgo del viterbese ha infatti raggiunto un accordo con il vicino comune di Acquapendente, già metanizzato, che gli consentirà di realizzare il progetto. Un accordo che rinforza ulteriormente la collaborazione tra i due comuni, che costituiscono i territori più a nord della regione Lazio.
Il partner tecnico
Ovviamente, il piano ha richiesto l’intervento di un partner tecnico che si occupasse di sviluppare il progetto e di realizzarlo. Anche questo è stato trovato ed è 2i Rete Gas. La società, secondo operatore nazionale della distribuzione, ha così messo a punto il piano di interventi necessario a portare il metano nella cittadina.
La derivazione
Il progetto, più nello specifico, prevede la posa di oltre 3,3 chilometri di nuove condotte. Queste si svilupperanno per circa 1 chilometro nel territorio di Acquapendente e per i restanti 2,3 chilometri in quello di Proceno. Le nuove condotte permetteranno così di collegare la rete esistente nel primo comune con quella presente a Proceno, ma attualmente alimentata a GPL.
Le tempistiche
La posa delle condotte prenderà il via nel anno 2022, per poi procedere con la conversione della rete a GPL. Quest’ultima fase però potrà partire solo da maggio del 2023, quando il Comune di Proceno subentrerà nella proprietà della rete GPL, attualmente gestita da Eni.
In questo modo potranno beneficiare del metano le 170 utenze ora già servite dalla rete a GPL. Ma non solo, perché all’infrastruttura potranno collegarsi anche 180 ulteriori cittadini residenti lungo il tracciato delle condotte.
Iscriviti ora alla newsletter bimestrale
|