Muove i suoi primi concreti passi l’iter per la realizzazione del nuovo metanodotto Rimini-San Sepolcro, opera programmata da Snam per sostituire il vecchio collegamento tra le due città. Il ministero dello Sviluppo economico ha infatti pubblicato di avvio del procedimento per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio dei terreni che saranno attraversati dall’opera situati in Emilia-Romagna e in Toscana.
Il nuovo gasdotto permetterà dunque di mandare in pensione la vecchia infrastruttura e la sua realizzazione risulta fondamentale per garantire nel tempo la qualità del servizio e la sicurezza energetica del paese, contribuendo in modo sostanziale ad accrescere la flessibilità nell’esercizio del sistema di trasporto di gas naturale tra le direttive Est – Ovest e viceversa.
Il progetto di Snam si articola in una serie di interventi, il principale dei quali riguarda la posa di una nuova condotta costituita da un primo tratto di tubazione DN 650 della lunghezza di 38,520 km e un successivo tratto di tubazione DN 750 della lunghezza di 37,095 km, per uno sviluppo complessivo di 75,615 km, rispetto ai 74,510 km del vecchio impianto. Inoltre, saranno rifatte anche 11 linee secondarie che fanno parte della rete regionale dei gasdotti. L’impiego delle moderne tecniche realizzative permetterà di superare aree geologicamente complesse e soggette a fenomeni di instabilità contribuendo così, con maggior efficienza, alla salvaguardia della sicurezza del trasporto.
Il percorso del nuovo gasdotto seguirà lo stesso corridoio individuato dalla condotta esistente, salvo alcune varianti e ottimizzazioni di tracciato, snodandosi attraverso le province di Rimini, dove interesserà oltre al capoluogo i territori dei comuni di Santarcangelo di Romagna, Verucchio, San Leo, Novafeltria, Talamello, Maiolo, Pennabilli, Sant’Agata Feltria, Casteldelci, e della provincia di Arezzo, attraversando i territori di Badia Tedalda, Pieve Santo Stefano e Sansepolcro.