Quello presentato da AcegasApsAmga, all’edizione padovana di Smau 2015, è un progetto unico in Italia nel settore dei servizi a rete per il livello di evoluzione tecnologica impiegata, che consentirà di raggiungere l’importante obiettivo di attenuare il rischio allagamenti in città. Per questi motivi gli è stato assegnato premiato dalla giuria il premio Smart Communities 2015.
Grazie alla modellazione i tecnici di AcegasApsAmga potranno, prima di tutto, raggiungere una conoscenza dettagliata della conformazione dei 1.300 km di rete fognaria patavina, di cui ora non si ha piena conoscenza in termini di collocazione delle condotte e delle loro caratteristiche tecniche (portata, inclinazione, punti di interconnessone). I tecnici saranno in grado di comprendere i motivi per cui una determinata area è più soggetta a rischio allagamenti (per esempio, per le caratteristiche morfologiche del terreno, piuttosto che per un deficit della rete). Inoltre, conoscendo i punti maggiormente critici del sistema fognario si potranno orientare secondo una chiara scala di priorità gli interventi di potenziamento della rete dei prossimi anni, razionalizzando, quindi, gli investimenti. Per ottenere risultati così innovativi nel settore della gestione dei servizi a rete, tutti i dati utili per ricostruire la mappatura della rete, ovvero circa 3,5 milioni di parametri provenienti dai database di tutti gli enti che a diverso titolo entrano nel governo delle acque padovane (Autorità di Bacino, Arpav, Genio Civile, Consorzio di Bonifica Bacchiglione) saranno raccolti, uniformati e rappresentati in un apposito software. In seguito saranno sottoposti a verifica, incrociandoli con le informazioni provenienti da rilievi aerei a infrarossi (rilievo Lidar), che forniscono le esatte altimetrie del terreno con precisione millimetrica e da rilievi diretti sul campo.
Nel sistema si caricheranno, poi, anche i dati relativi alla piovosità provenienti dai pluviometri AcegasApsAmga e Arpav dislocati sul territorio. L’ultima fase del lavoro, prevista entro la fine del 2015 e l’inizio del 2016, vedrà l’attivazione del modello. I diversi scenari di piovosità saranno simulati sulla rete e grazie al software di modellazione sarà possibile identificare i punti della rete sottoposti a stress e dunque a possibili allagamenti. In virtù di questa simulazione sarà possibile sapere, per esempio, quali sono le aree a rischio allagamento in caso di evento meteorico di 4 giorni consecutivi, con determinate caratteristiche. “È un progetto importante” spiega l’assessore alle manutenzioni e alle acque fluviali Fabrizio Boron “che consente di simulare e prevedere il rischio idrogeologico delle varie zone della città, individuando dove sono le problematiche maggiori e quali gli interventi più urgenti da effettuare e questo anche a fronte di risorse economiche spesso limitate”.
Didascalia immagine: Fabrizio Boron, assessore alle opere fluviarie di Padova.