03/10/2024
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PNRR e monitoraggio delle perdite idriche – l’esperienza di SMAT

Armando Quazzo, Amministratore Delegato, Smat Torino

Massimo Ramazzotto, Direttore Operativo, 2F Water Venture

Marco Zattin, Product Manager, Volta

SMAT è l’utility della provincia di Torino responsabile della gestione delle risorse idriche per 291 comuni, servendo una popolazione complessiva di circa 2,2 milioni di utenti. La gestione delle risorse idriche è un’operazione complessa che comprende 1.820 fonti di approvvigionamento, suddivise tra pozzi (67%), sorgenti (13%) e corsi d’acqua superficiali (20%). SMAT gestisce inoltre 912 impianti acquedotto, una rete di distribuzione estesa per 13.161 km e una rete di allaccio di 2.453 km.
In questo contesto, il progetto PNRR ha l’obiettivo di accelerare la modernizzazione e l’efficientamento della rete idrica. Il progetto è suddiviso in quattro sotto-progetti principali, ognuno dei quali contribuisce in modo determinante alla riduzione delle perdite idriche. Il primo sotto-progetto riguarda l’installazione di contatori smart su tutte le utenze gestite, supportato dalla creazione di una rete proprietaria LoRaWAN (esclusa dal finanziamento PNRR) per la raccolta e la trasmissione dei dati. Questa rete consentirà un monitoraggio continuo e preciso dei consumi, facilitando la rilevazione di anomalie e consumi illeciti. Il secondo sotto-progetto prevede l’incremento della rete distrettualizzata di 5.043 km, migliorando la capacità di monitoraggio e gestione delle portate in ingresso nei vari distretti. Il terzo sotto-progetto si concentra sull’installazione di circa 6.000 noise logger nella rete idrica della Città di Torino. Si tratta di strumenti avanzati di monitoraggio acustico che consentono di individuare con precisione le perdite idriche e monitorare costantemente la rete per la generazione di nuovi eventi di perdita. Infine, il quarto sotto-progetto è dedicato all‘upgrade del sistema di monitoraggio e analisi dati, denominato Octopus, che integra e correla i dati provenienti da diverse fonti, permettendo una visualizzazione efficace e un’analisi approfondita delle potenziali correlazioni tra i vari parametri monitorati.
L’installazione dei 6.000 noise logger rappresenta una delle componenti determinanti del progetto poiché permette un’analisi dettagliata del rumore all’interno della rete idrica e, di conseguenza, la rilevazione immediata delle perdite idriche “occulte”. Questi strumenti, distribuiti strategicamente sui distretti idrici (District Metered Areas – DMAs) di Torino e di alcuni comuni della prima cintura, inviano ogni notte il risultato di una analisi acustica alla piattaforma di analisi dati proprietaria. La piattaforma, accessibile dal web, permette, grazie all’analisi congiunta di tutti i dati raccolti, di visualizzare a schermo i tratti di condotta potenzialmente assoggettati a un guasto.
Considerata l’importanza della condivisione di queste misure e delle informazioni derivate all’interno dell’azienda, si è deciso di integrare tutti i dati resi disponibili dalle REST API fornite dalla piattaforma proprietaria all’interno di Octopus, la piattaforma sviluppata internamente dal Centro Ricerche SMAT e utilizzata da SMAT per il monitoraggio e l’analisi dati. Sfruttando le REST API della piattaforma (proprietaria) di elaborazione dei dati dei noise logger è stato possibile scaricare quotidianamente le misure e i dati di gestione delle sonde, tra cui: la probabilità di esistenza di una perdita, i valori di rumore rilevato, suddivisi per frequenza e il livello della batteria. Poiché il volume di dati raccolti giornalmente rischiava di rendere la gestione dei dati un aspetto critico, è stata posta notevole attenzione nello sviluppo degli strumenti di gestione, condivisione e analisi dei dati scaricati, per automatizzarne l’archiviazione con l’obiettivo di garantire efficienza e precisione.
I dati raccolti dai noise logger, grazie alla condivisione all’interno di Octopus, vengono quindi correlati con altri dati di disponibili, come quelli relativi alla portata minima notturna (Mininum Night Flow – MNF) e con altri indicatori critici, permettendo di ottenere una pre-localizzazione delle perdite idriche più accurata e puntuale. Questo sistema si integra perfettamente con le analisi tradizionali della portata minima notturna, offrendo un approccio combinato che riduce il tempo di segnalazione, spesso a poche ore dalla generazione dell’evento, e ottimizza l’intervento delle squadre di riparazione, permettendo una riparazione tempestiva che minimizza l’impatto sulla rete e sulla fornitura idrica. 

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