PlatOne: un progetto per ottimizzare la gestione delle reti elettriche

Sviluppare e testare una soluzione tecnologica d’avanguardia in grado di abilitare i meccanismi di flessibilità energetica all’interno di un mercato aperto e inclusivo. È l’obiettivo del progetto europeo PlatOne, Platform for operation of distribution networks, finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma quadro per la Ricerca e l’innovazione Horizon 2020. A portarlo avanti un consorzio di 12 partner pubblico-privati provenienti da quattro paesi europei, Italia, Germania, Belgio e Grecia: Acea Energia, Areti, Apio, Avacon, Baum, Engineering, E.Dso, Hedno, Politecnico di Atene, Rse, Siemens), coordinati dall’Università tedesca di Aachen.

Il progetto raccoglie una sfida ambiziosa: rispondere all’esigenza di mitigare nel breve e lungo periodo le congestioni di rete, dovute alla sempre crescente penetrazione di energia elettrica da fonti rinnovabili a generazione variabile e di sistemi di riscaldamento, raffreddamento e mobilità elettrici.

Per l’Italia è Acea a coordinare il progetto

Per quanto riguarda l’Italia, a coordinare il progetto pilota, che sarà realizzato nell’area di Roma, sarà Acea, attraverso Areti e Acea Energia. Questo prevede lo sviluppo di un’architettura tecnologica innovativa, basata sull’applicazione della blockchain, che permetterà di mettere a punto un nuovo modello di gestione delle reti basato sulla flessibilità nell’area urbana. La soluzione consentirà agli utenti di partecipare attivamente alla gestione ottimizzata della rete stessa, diventando partner che offrono servizi di flessibilità e contribuiscono a garantire l’equilibrio tra domanda e offerta di energia.

Scopo del progetto è infatti promuovere un nuovo approccio di gestione dell’infrastruttura per ottimizzarne il funzionamento e renderla più stabile e resiliente, anche in presenza di grandi produzioni di energia da fonti rinnovabili. Ciò grazie alla combinazione di misure di flessibilità, come accumuli, tecnologie domotiche e automazione.

Centocelle: quartiere scelto per la sperimentazione

Tale approccio sarà sperimentato, più nello specifico, nel quartiere Centocelle, coinvolgendo anche alcuni residenti che già collaborano con Enea sui temi dell’uso efficiente dell’energia. Nell’ambito della sperimentazione Enea metterà a disposizione piattaforme e soluzioni all’avanguardia per la gestione efficiente dell’energia, oltre a competenze e infrastrutture dedicate, fra le quali lo “smart building”, un edificio hi-tech, dotato di impianto fotovoltaico, batterie per l’accumulo e dispositivi per la gestione “intelligente” dell’energia, in grado di ridurre la necessità di scambio con la rete elettrica. Ulteriori sperimentazioni avverranno sulle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici in dotazione ad Areti, nell’impianto di produzione Acea di Tor Di Valle e su altre utenze residenziali nel territorio della Capitale dotate di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.

I numeri del progetto in breve

Il progetto PlatOne ha una durata di 4 anni e, nel suo complesso, prevede investimenti per ricerca e interventi innovativi sulle reti elettriche, sulle piattaforme di mercato e sugli strumenti di interfaccia per circa 9,5 milioni di euro, dei quali 7,5 milioni finanziati dalla Commissione europea. Acea, invece, vi investirà in totale circa 1,4 milioni di euro, cifra già prevista nel Piano industriale 2019-2022 per lo sviluppo delle proprie reti.

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