Più risorse per il servizio idrico per i comuni della provincia di Forlì-Cesena. Nella sua ultima riunione, il Consiglio locale Forlì-Cesena, l’organismo dell’ATERSIR, l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna di regolazione dei servizi pubblici locali ambientali (servizio idrico e servizio gestione rifiuti) costituito da tutti i comuni della provincia, ha approvato la proposta del Programma operativo interventi (Poi) relativo al servizio idrico per il quadriennio 2020-2023. Il programma prevede investimenti per circa 64,8 milioni: il 7% in più rispetto al quadriennio precedente, quando sono stati pari a 60,3. Risorse, con ben 29 milioni destinati alla manutenzione e alle sostituzioni per obsolescenza, che saranno così distribuite: 27,6 milioni per le reti acquedottistiche, 26,2 milioni per le reti fognarie e circa 11 milioni per gli impianti di depurazione.
Il gestore Hera anticiperà 47,3 milioni di questi investimenti, mentre 17,5 saranno finanziati da società pubbliche, tra le quali Romagna Acque e Unica Reti. In particolare, nel 2020 gli investimenti previsti sono in tutto 16,5 milioni, dei quali 12,6 di competenza del gestore, 3,9 dalle società pubbliche dei Comuni.
Il coordinatore del Consiglio Locale, l’assessore del comune di Forlì Giuseppe Petetta, ha espresso grande soddisfazione sia per l’andamento degli investimenti nel periodo 2016-2019 presentati dalla struttura tecnica di ATERSIR, sia per il piano 2020-23. «Intendo evidenziare ai sindaci la dimensione dell’ambizioso piano per il prossimo periodo e assumo l’impegno di rappresentare al gestore l’importanza di questi servizi per i territori, la necessità di realizzare gli investimenti programmati migliorandoli ulteriormente, anche in termine di tempi di realizzazione e qualità e di attivare ATERSIR appieno per un monitoraggio tempestivo ed efficace dell’avanzamento del Piano», ha commentato Petetta.