Investimenti e ricavi in crescita e costi di esercizio in calo. È quanto prevede il budget 2020 di Lario Reti Holding, appena approvato dal consiglio di amministrazione della società che gestisce il ciclo idrico nella provincia di Lecco.
Il budget 2020 conferma la tendenza a incrementare gli investimenti
Il nuovo documento di previsione e pianificazione prevede investimenti per 25,6 milioni di euro, equivalenti a 76 euro per abitante. La società conferma così il trend in corso dal 2016 che ha visto investimenti realizzati per 71 milioni di euro e destinati principalmente al rinnovo e ammodernamento delle infrastrutture.
Un impegno di risorse in linea con quanto previsto dal Piano d’ambito del 2018 adottato dall’Ufficio d’ambito di Lecco e dal Piano industriale della società. Quest’ultimo comprende un impegno di risorse pari a 111 milioni per il periodo 2019-2023 a fronte dei 95 previsti dal Piano d’ambito. Una differenza di 16 milioni che l’azienda finanzierà grazie a una riduzione dei costi, in particolare quelli energetici.
La società punta sulla depurazione
Tornando al documento relativo all’anno in corso, le grandi opere previste dal Piano d’ambito impattano per 12 milioni, mentre alle attività di manutenzione sono destinati 5,5 milioni. Più in dettaglio, la quota maggiore delle risorse sarà concentrata sul comparto depurazione. Lario Reti Holding sta portando avanti un piano di razionalizzazione, anche grazie allo studio che sta sviluppando con il Politecnico di Milano e che segnerà la strada dei prossimi investimenti.
Altro aspetto da sottolineare, è l’ottenimento di un finanziamento di 49 milioni di euro dalla Banca europea degli investimenti a sostegno degli interventi.
Prosegue la campagna di sostituzione contatori
Oltre al potenziamento degli impianti, l’azienda proseguirà con la campagna di sostituzione dei contatori, per estendere l’installazione dei misuratori teleletti ad altri comuni, oltre quelli pilota di Introbio e Olginate. L’azienda punta infatti a portare il loro numero in campo a circa 7.000 unità. «Nel corso del 2019 abbiamo avviato un piano di sostituzione massiva dei contatori, sostituendone 13.000, più di quanti ne sono stati sostituiti nei 3 anni precedenti – ha sottolineato Vincenzo Lombardo, direttore generale di Lario Reti Holding –. Quest’anno ne cambieremo altri 20.000, investendo più di 2 milioni di euro; inoltre prevediamo di completare i lavori sul depuratore di Premana evitando così possibili infrazioni comunitarie».
Verso una gestione unificata del servizio idrico lecchese
Il documento prevede per quest’anno ricavi per 53 milioni di euro a fronte dei costi stimati intorno a 42,3 milioni, in leggera diminuzione rispetto al forecast 2019.
Sempre quest’anno verrà completato il processo di riunificazione della gestione e della proprietà di reti e impianti del servizio idrico lecchese, iniziato nel 2018 con l’integrazione in Lario Reti Holding delle società patrimoniali Idrolario, Adda Acque e Cta. Dal primo gennaio la società ha infatti preso in carico la gestione del servizio acquedotto per il Comune di Monte Marenzo, in precedenza gestito dalla bergamasca Hidrogest. Entro la primavera completerà l’integrazione dei rami lecchesi di Valbe Servizi, Asil e del ramo idrico di Ausm.