Piave Servizi: ottimi risultati nella caccia alle perdite

Grandi risultati per Piave Servizi nella lotta alle perdite idriche. A dirlo sono i dati della campagna di ricerca perdite avviata un anno fa e realizzata con la tecnica della pre-localizzazione radar da velivolo. Campagna che ha permesso di individuare oltre 1.000 perdite, con un volume di acqua risparmiato che raggiungerà i 70.000 m3. Numeri importanti, anche sul piano economico. Il risparmio per singola perdita localizzata con questa tecnica, secondo l’azienda, può arrivare infatti anche a quasi a 1200 euro, rispetto all’applicazione della sola metodologia acustica tradizionale.

La tecnologia

La campagna del gestore idrico nelle province di Treviso e Venezia è stata condotta con una tecnologia all’avanguardia, che declina al comparto idrico quanto sviluppato dalla NASA per ricercare la presenza d’acqua su Marte. Questa prevede l’impiego di uno speciale radar ad apertura sintetica (SAR), installato e calibrato su velivolo. Il radar scandaglia il sottosuolo alla ricerca delle perdite, fornendo agli operatori una geolocalizzazione precisa del luogo dove intervenire successivamente.

La campagna di ricerca

La somma investita da Piave Servizi nel progetto è di 5 milioni di euro. Progetto che, dopo la sperimentazione effettuata nel 2017, è partito con la prima scansione nei cieli del Trevigiano e del Veneziano a marzo dello scorso anno. Nel complesso prevede due scansioni aeree all’anno per tre anni.

Il commento di Alessandro Bonet, Presidente di Piave Servizi

«Siamo estremamente orgogliosi della strada intrapresa: siamo i primi ad adottare questa tecnologia in Italia e tra i primi al mondo. Soprattutto, sta permettendo di conseguire grandi risultati, sia in termini di riduzione degli sprechi di risorsa sia sul piano economico».

Tempi e costi minori

Grazie all’impiego della tecnologia di pre-localizzazione radar da velivolo, l’azienda è infatti passata da una media di 2 a 4 perdite individuate al giorno. «Inoltre, il costo complessivo dell’indagine tradizionale sommata al conseguente intervento sul posto oscilla tra i 1.200 e i 2.000 euro a perdita localizzata – ha dichiarato Bonet -.  Con questa tecnologia il costo delle stesse attività arriva a 800 euro per perdita. Un risparmio che ci permette di investire risorse nello sviluppo delle infrastrutture.

 

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