È entrato in esercizio a pieno regime il depuratore di Vazzola, sottoposto da Piave Servizi a un profondo intervento di rinnovamento, resosi necessario per superare diverse criticità dell’impianto, costruito nel 1986, e non più rispondente alle normative attuali. Il nuovo depuratore è all’avanguardia, efficiente e sostenibile, garantisce il rispetto delle normative ambientali più rigorose e possiede una capacità di trattamento che è stata aumentata da 4.000 a 7.000 abitanti equivalenti. Ciò grazie a un progetto del costo di 2,5 milioni di euro, finanziato per metà con i fondi in arrivo dal Pnrr.
Le criticità dell’impianto
Sviluppato dallo studio Ingegneria Ambiente, il progetto di adeguamento è stato concepito per affrontare le criticità poste dai limiti progettuali dell’impianto esistente. Costruito nel 1986, infatti, il depuratore non prevedeva sezioni per il trattamento di azoto e fosforo, composti che, se accumulati in grande quantità, possono danneggiare l’ecosistema acquatico. La ristrutturazione ha implicato la demolizione di alcune unità operative, consentendo di riutilizzare gli spazi per nuove sezioni di trattamento. Il nuovo impianto è stato dotato di una serie di miglioramenti tecnologici e strutturali, che hanno incluso la realizzazione di nuove vasche, con la posa di nuove apparecchiature elettromeccaniche. Inoltre, sono state implementate tecnologie innovative che mirano a una maggiore efficienza in termini di qualità dell’acqua restituita all’ambiente e di risparmio energetico.
Un depuratore all’avanguardia
Tra i numerosi interventi che hanno interessato la linea acque ci sono l’installazione di nuove griglie, un nuovo comparto di dissabbiatura-disoleatura, un nuovo comparto biologico a fanghi attivi con funzionamento a cicli alternati. A queste si aggiungono una nuova vasca di sedimentazione secondaria con relativo pozzo fanghi e il comparto di disinfezione finale completamente rifatto. È stata potenziata anche la linea di trattamento dei fanghi di supero con l’adeguamento del comparto biologico esistente a stabilizzazione aerobica e la costruzione di un nuovo locale adibito alla disidratazione dei fanghi.
Il territorio pronto alle sfide future
«Ascoltare le esigenze del territorio è la ragione della nostra mission. Questo impianto è il frutto di un dialogo continuo e di un’attenta pianificazione insieme all’amministrazione comunale, che ringrazio per la collaborazione – ha dichiarato il presidente di Piave Servizi, Alessandro Bonet –. Si tratta di un investimento del quale andiamo particolarmente orgogliosi: cogliendo l’opportunità offerta dal Pnrr, siamo riusciti a finanziare un progetto che risponde alle necessità attuali e prepara il territorio alle sfide future. La ricerca dell’innovazione tecnologica e dell‘efficienza energetica è un aspetto imprescindibile per governare efficacemente lo scenario attuale del servizio idrico integrato e per questo rimarrà sempre al centro del nostro operato».