27/09/2024
Servizi a Rete

Piano di sicurezza dell’acqua della filiera idrica: esempio di applicazione della citometria di flusso nel monitoraggio operativo

Francesco Di Carlantonio, Coordinatore Team PSA, ETRA

Flavio Bordoni, Project Manager, TT Group

Il 23 febbraio 2023 è stato pubblicato il D.Lgs n.18 che recepisce, a livello nazionale, la direttiva (UE) 2020/2184 e apporta ulteriori elementi innovativi. Diventa cogente l’approccio basato sul rischio e l’elaborazione di un piano di sicurezza dell’acqua per la valutazione della qualità delle acque destinate al consumo umano. Nel piano di sicurezza dell’acqua ha grande importanza il monitoraggio operativo, controllo funzionale a fornire un riscontro rapido delle prestazioni operative e dei problemi relativi alla qualità dell’acqua nella filiera idro-potabile, consentendo di adottare rapidamente provvedimenti correttivi predeterminati.

Il monitoraggio operativo tenendo conto dei risultati dell’individuazione dei pericoli e degli eventi pericolosi e della valutazione del rischio del sistema di fornitura, permette inoltre di confermare l’efficacia di tutte le misure di controllo su prelievo, trattamento, distribuzione e stoccaggio (szi: prima lo stoccaggio poi la distribuzione -> cronologico come all’inizio). La qualità batteriologica dell’acqua viene solitamente determinata utilizzando un metodo, la coltivazione di batteri su piastre nutritive, che ha un lungo tempo di risposta, per alcune specie batteriche anche diversi giorni. La citometria a flusso, grazie ad interessanti sviluppi tecnologici, si sta affermando come un moderno metodo di misurazione microbiologica, flessibile e rapido che permette di seguire e comprendere le dinamiche microbiche nel tempo (szi: e online, solo per sottolineare che il BactoSense è in grado di misurare online al contrario di molte citometrie a flusso basate su laboratorio che non possono farlo).

Questa tecnologia è stata applicata con successo da ETRA S.p.A., gestore del SII per 75 comuni delle Provincie di Padova, Vicenza e Treviso al monitoraggio operativo della qualità microbiologica dell’acqua nei diversi punti della filiera idrica (captazione di pozzi e sorgenti, trattamento, stoccaggio e distribuzione). L’impiego della strumentazione, testata inizialmente su una fonte, attraverso analisi di breve durata (circa 20 minuti), ha permesso di avere un numero di dati tale da poter costruire “un’impronta digitale dinamica dell’acqua”. Questa rappresenta un’immagine che identifica in modo immediato la composizione batteriologica dell’acqua e dinamica perché il trend di dati permette di apprezzarne le variazioni nel tempo. Attualmente è stata costruita l’impronta digitale diverse fonti di approvvigionamento idropotabile, che comprendono 5 sorgenti, 2 pozzi freatici e un campo pozzi artesiano. I risultati analitici hanno evidenziato su alcune fonti la necessità di ulteriori trattamenti o di un diverso agente disinfettante mentre su altre hanno confermato l’efficacia delle attuali misure di controllo. È stato possibile collegare la strumentazione al sistema di TLC Etra per storicizzare e mettere a confronto i dati con fattori esterni, ad esempio eventi meteorici o variazioni dell’altezza di falda.

Riserva ora il tuo posto all'evento compilando il form qui sotto

Dopo aver inserito nome-cognome-mail, prosegui con la compilazione di tutti
gli altri dati obbligatori al fine di validare la tua iscrizione.

Ti potrebbero interessare anche

Ricevi le nostre ultime news

Iscriviti alla nostra newsletter

Richiedi abbonamento

Compila i campi per richiedere il tuo abbonamento alla rivista Servizi a Rete