Procedono spedite le connessioni al teleriscaldamento geotermico di Piancastagnaio. Inaugurata lo scorso febbraio, la nuova rete copre già ampia parte dell’area residenziale del territorio del comune dell’Amiata senese e si è aggiunta a quelle già realizzate e attive a servizio dell’area artigianale “La Rota”, inaugurata nel 2017, e della frazione di Casa del Corto, attiva dal 2019. A questo poi si aggiunge l’infrastruttura dedicata a Floramiata.
In questi ultimi mesi alla nuova rete sono state allacciati molti edifici residenziali, oltre alla Coop di Piancastagnaio e alla Caserma dei Vigili del Fuoco e, di recente il Convento San Bartolomeo, antica dimora di grande pregio architettonico e storico, oggi resort sulle pendici del monte Amiata.
Servire circa un migliaio di utenze
Frutto della collaborazione tra Comune ed Enel Green Power, lo sviluppo del teleriscaldamento di Piancastagnaio è iniziato alcuni anni con l’obiettivo di portare calore green nelle case, nei negozi, nei laboratori artigianali. Obiettivo che si sta conseguendo con la realizzazione del secondo stralcio delle opere, alle fasi conclusive, che permetterà di servire in totale circa 1.000 utenze. In tal modo il centro abitato sarà carbon free per ciò che riguarda le fonti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria.
Grandi benefici economici e ambientali
Notevoli sono infatti i benefici ambientali per i cittadini garantiti da teleriscaldamento, che si moltiplicano nel caso di Piancastagnaio, grazie all’utilizzo di una fonte pulita come la geotermia per alimentare il sistema. Nello specifico, una centrale termica collocata in vicinanza delle centrali geotermoelettriche PC 4 e PC5 di Enel, delle quali sfrutta il cascame termico.
Secondo le stime di Enel Green Power, il sistema permette di evitare l’immissione in atmosfera di 3.700 tonnellate di CO2 all’anno e di risparmiare, sempre annualmente, importazioni per circa 1.200 tonnellate equivalenti di petrolio (TEP).
A questo poi si sommano i benefici economici, non trascurabili in generale e in particolare in un momento quale quello attuale che ha visto l’esplosione del prezzo delle fonti fossili. Anche in questo caso le stime di Enel Green Power sono significative: è stato calcolato che il risparmio in bolletta per riscaldamento e acqua calda è di circa il 50% rispetto ai combustibili fossili.
I comuni geotermici
L’infrastruttura è gestita da GES (Geo Energy Service), società con sede a Pomarance e specializzata negli impianti di teleriscaldamento. Nel proprio capitale sono presenti, oltre Piancastagnaio, anche altri comuni geotermici toscani. Ovvero:
- Castelnuovo Val di Cecina (PI)
- Chiusdino (SI)
- Monterotondo Marittimo (GR)
- Monteverdi Marittimo (PI)
- Montieri (GR)
- Piancastagnaio (SI)
- Pomarance (PI)
- Radicondoli (SI)
- Santa Fiora (GR).
Un totale di 13.000 utenti residenziali e commerciali serviti, 26 ettari di serre e un importante comparto della filiera artigianale, agroalimentare e turistica.
Geotermia: una risorsa anche culturale e turistica
Sono infatti diversi i comuni che beneficiano delle attività del distretto geotermico toscano che, con una produzione annua di quasi 6 miliardi di KWh, è il più antico e insieme il più innovativo del pianeta. Il distretto conta 34 centrali geotermoelettriche, per un totale di 37 gruppi di produzione, di Enel Green Power:
- 16 sono in provincia di Pisa
- 9 nella provincia senese
- 9 nel territorio provinciale di Grosseto.
Oltre agli utilizzi per la produzione di energia elettrica e termica, la geotermia ha un grande valore anche dal punto di vista culturale, storico e turistico per tutta l’area. Sono oltre 60.000 i visitatori all’anno che percorrono gli itinerari inediti nel cuore caldo di una Toscana meno nota ma molto affascinante. Sentieri immersi nelle manifestazioni naturali come geyser, putizze e fumarole che si integrano con gli impianti di produzione e i poli museali. Insomma una soluzione che fa bene al territorio sotto diversi aspetti.