Manca solo il via libera di Swisscom per avviare il negoziato per la cessione all’Enel di Metroweb. Anche il consiglio di amministrazione di F2i, il fondo che possiede il 53,8% di Metroweb, ha dato la sua preferenza a Enel, dando mandato all’amministratore delegato Renato Ravanelli di proseguire le trattative con il colosso energetico, che il 19 maggio scorso aveva presentato un’offerta che ha valutato la società della rete 814 milioni di euro. Lo stesso valore indicato da Telecom Italia nella sua proposta. Il 25 maggio era stata la Cassa Depositi e Prestiti, che detiene il 46,2% di Metroweb, a scegliere di trattare in esclusiva la proposta di Enel Open Fiber.
Nei negoziati dev’essere coinvolta anche Swisscom che, insieme a Metroweb Italia, controlla Metroweb Milano (10,6%): i patti parasociali attribuiscono al gruppo svizzero un diritto di veto fino a marzo 2017 in caso di cambio dell’azionariato, come avverrebbe con la cessione di Metroweb Italia all’Enel. Swisscom, attraverso la sua controllata italiana, possiede anche il 100% di Fastweb, che segue tutta l’operatività e le strategie del gruppo nel nostro Paese. Ravanelli dovrà valutare le possibili alternative dell’alleanza con Enel e poi riferire al board. Il fondo F2i potrebbe scegliere di fare cassa e quindi di vendere la propria quota al gruppo elettrico, oppure reinvestire parte dell’incasso in Enel Open Fiber e partecipare anche con la Cassa Depositi e Prestiti al piano nazionale per la banda larga.
Quanto a Swisscom-Fastweb, il gruppo svizzero non intende vendere la propria quota. Swisscom punta a fare il partner industriale, forte dell’esperienza e delle competenze di Fastweb, partecipando al progetto nazionale di Enel Open Fiber, che porterà la banda larga in 244 città. Metroweb porterebbe in dote il proprio piano di sviluppo in dieci città, che prevedeva investimenti fino a 900 milioni per posare la fibra oltre che a Milano, anche a Roma, Napoli, Torino, Genova, Venezia-Mestre, Verona, Bologna, Firenze, Bari e Palermo.