15/11/2024
Servizi a Rete

Parte il progetto di Acque Veronesi per portare l’acqua di rete “in quota”

Ventuno chilometri di nuove condotte, nuovi serbatoi, impianti di rilancio: è il grande progetto che si appresta a prendere il via di Acque Veronesi nelle zone montane del territorio gestito. Un progetto di ampia portata messo a punto per portare l’acqua di rete “in quota” e migliorare la qualità della vita delle comunità che abitano la montagna veronese, contribuendo a sostenere lo sviluppo socioeconomico di quelle aree.

Un intervento complesso, perché in diversi punti si dovrà lavorare in condizioni estreme, rispettoso dell’ambiente e del paesaggio, che porterà l’acqua di rete per la prima volta in decine di malghe. A beneficiare delle opere saranno i tre comuni di Bosco Chiesanuova, Erbezzo e Sant’Anna d’Alfaedo e tutta la comunità montana che troverà soluzione a uno dei problemi per lo sviluppo dell’economia locale: la carenza d’acqua legata alla siccità nei periodi estivi.

Il piano delle opere

Le opere interesseranno la zona degli alti pascoli, fino a 1700 metri d’altezza, in una vasta area che toccherà il confine con il Trentino, scelta dai tre Comuni secondo logiche dettate dalla posizione geografica delle malghe e dal fabbisogno idrico degli allevamenti. Il piano prevede la posa di 21 chilometri di nuove condotte, che saranno in acciaio con diametro tra gli 80 e 150 mm, la realizzazione di nuovi serbatoi, di impianti di rilancio e l’ammodernamento delle infrastrutture già esistenti. A questo si aggiunge la realizzazione di altre opere necessarie per la migliore efficienza della rete, che sarà alimentata principalmente dal campo pozzi realizzato nel comune di DolcèLa parte più impegnativa dell’intervento riguarderà il territorio di Bosco Chiesanuova, dove verranno realizzati nuovi tracciati di condotte che raggiungeranno aree particolarmente impervie e di difficile accesso come la sommità del monte Tomba.

Investimento da 7,5 milioni

I lavori hanno un costo di 7,5 milioni di euro e sono stati finanziati per 7 milioni con i fondi Comuni di Confine, e per i restanti 500.000 da Acque Veronesi e Autorità di bacino (Ato). La loro conclusione è prevista per la fine del prossimo anno e saranno circa 80 le malghe che potranno allacciarsi alla nuova rete idrica. Inoltre, con la posa delle condotte verranno realizzate anche le predisposizioni per il passaggio dati e di nuovi cavi elettrici.

La soddisfazione dei sindaci

Molto soddisfatti per l’avvio delle opere i sindaci dei tre comuni.
«Finalmente siamo felici di vedere, dopo un complesso iter burocratico, l’avvio dei cantieri di questo grande e strategico progetto per il futuro degli Alti Pascoli della Lessinia – ha commentato Raffaello Campostrini, primo cittadino di Sant’Anna d’Alfaedo. La collaborazione tra la società Acque Veronesi e i nostri tre comuni che hanno sostenuto con i Fondi dei Comuni Confinanti questo ambizioso progetto, porterà l’acqua potabile alle malghe della Lessinia, aiutando certamente coloro che ancor oggi eroicamente portano avanti la pratica dell’alpeggio e tutte le attività turistico ricettive che,  nel futuro, nasceranno sul nostro altipiano».

«Un’opera attuale, indispensabile per salvaguardare gli alti pascoli, la qualità di vita del bestiame e, di conseguenza, di latte e formaggio. Ma essenziale, anche, per dare uno sviluppo futuro alle malghe, orientato all’accoglienza e al turismo sostenibile – ha sottolineato il sindaco di Bosco Chiesanuova, Claudio Melotti –. Siamo di fronte a un impegno pubblico eccezionale, ma questo è solo un primo step, poiché andiamo ad infrastrutturare solo una parte delle malghe della nostra amata Lessinia».

«Negli ultimi anni è emersa sempre di più la necessità di un’infrastruttura che possa accompagnare lo sviluppo del territorio delle alte malghe della Lessinia – ha commentato Alessio Leso, sindaco di Erbezzo –. Una linea idrica che percorra i tre Comuni centrali dell’altopiano non può che avere un ruolo da protagonista in questa direzione, e mettere a sistema amministrazioni e realtà con tanti interessi e temi in comune. Ad Erbezzo sarà realizzata una dorsale che percorre il territorio settentrionale da nord a sud, garantendo il potenziale allacciamento di tante malghe».

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