Prevede investimenti per 115 milioni di euro il nuovo Piano d’ambito per il periodo 2024-2029, deliberato dal Consiglio di amministrazione dell’Ente Governativo d’Ambito di Cremona. Recepito dall’assemblea dei soci di Padania Acque, il Piano permetterà al gestore all’azienda di attuare un piano industriale ambizioso per proseguire nel percorso di eccellenza del servizio idrico nella provincia di Cremona.
Il programma di investimenti procede in continuità con il primo piano di interventi approvato nel 2018 che prevedeva uno stanziamento di 400 milioni di euro fino al 2043. Di tale somma, Padania Acque ha realizzato opere per 182 milioni, quasi la metà dell’importo complessivo, in soli 6 anni, con largo anticipo rispetto al piano originario. Una stagione di investimenti che nel quadriennio appena concluso (2020-2023) ha portato sul territorio e per i cittadini 85 milioni, a fronte dei 35 previsti nell’anno 2018 per lo stesso periodo.
185 milioni in più grazie a una gestione virtuosa
Ai 400 milioni, il piano degli investimenti approvato aggiunge 185 milioni di euro, per un totale di 585 milioni fino al 2043. Un significativo incremento di risorse reso possibile dalle strategie di innovazione e miglioramento dei processi industriali che Padania Acque ha saputo mettere in campo, attivando un circolo virtuoso in grado di generare, oltre risultati di qualità e resilienza, maggiori flussi di cassa operativi e quindi di incrementarne la capacità di realizzare investimenti.
A darne testimonianza i numeri dell’azienda, con la marginalità industriale cresciuta del 73%, i consumi energetici calati del 16%, le perdite idriche attestatesi a circa il 23%, contro la media nazionale del 42%, con l’obiettivo di scendere al 21% al 2026 e sotto al 20% nel medio termine.
Così come sono migliorati in modo significativo anche tutti gli indicatori di Qualità Tecnica relativi all’acqua distribuita e alle acque reflue depurate definiti da Arera. Padania Acque è stata infatti premiata come operatore top performer del Servizio Idrico Integrato a livello nazionale per l’anno 2022 ed è risultata al secondo posto della classifica italiana nel 2023.
Oltre 19 milioni di euro all’anno
Tornando al nuovo piano d’Ambito per il periodo di regolazione 2024-2029, dei 115 milioni di investimenti, 23,5 sono finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La ripartizione delle risorse prevede 58,7 milioni di euro per il servizio acquedotto, 33,7 per la fognatura, 14,9 per la depurazione e 7,7 per la gestione complessiva del servizio idrico. La media della spesa è di 19,2 milioni di euro all’anno.
Nel 2025 è previsto un picco di investimenti per 25 milioni per completare, entro il marzo del 2026, come richiesto dalle tempistiche del Pnrr, il maxi Progetto E.A.S.I. Efficientamento Reti Acquedottistiche tramite Sistema Integrato. Si tratta di un innovativo progetto integrato di gestione delle reti di distribuzione idrica finalizzato alla riduzione, e al successivo controllo e contenimento, delle perdite idriche.
Aumento contenuto della tariffa
Capacità di investimento che si abbina a un incremento contenuto del costo della bolletta per gli utenti. Ato di Cremona e la Conferenza dei Comuni hanno previsto un adeguamento tariffario medio del 6,3% per il periodo di regolazione a fronte del quasi 10% permesso per il periodo di regolazione dal 2024 al 2029 dal Metodo Tariffario dell’Autorità.