16/07/2024
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Operativa nel primo trimestre 2025 la seconda Fsru di Snam

Proseguono spediti i lavori per il rigassificatore offshore di Ravenna, per il quale a fine anno è previsto l’approdo a 8,5 km da Punta Marina, con l’entrata in esercizio nel primo trimestre del 2025. Lo stato di avanzamento per la seconda nave rigassificatrice di Snam è pari a circa il 90% per le opere a terra e superiore al 50% per le opere a mareLa BW Singapore, questo il nome della Fsru, attualmente è in cantiere a Dubai per gli adeguamenti necessari alla sua collocazione nelle coste di Marina di Ravenna.

La preparazione della piattaforma

Dallo scorso febbraio, le maestranze stanno inoltre lavorando allo smantellamento della piattaforma Petra. A questa fase ha fatto seguito, da metà maggio, l’installazione delle strutture della nuova piattaforma di ormeggio: un’opera imponente, lunga circa 440 metri e dal peso di oltre 14.000 tonnellate. I lavori per la diga foranea, circa 900 metri, sono attualmente in fase di gara e il loro avvio è previsto per il mese di agosto per concludersi a ottobre 2026, garantendo sicurezza e operatività in continuo dell’impianto anche in condizioni meteomarine particolarmente avverse.

Strategica per la sicurezza degli approvvigionamenti

Acquistata da Snam a luglio del 2022, la BW Singapore, come l’Italis Lng in esercizio a Piombino, ha una capacità di rigassificazione annua di 5 miliardi di metri cubi. Con la sua entrata in esercizio la capacità di rigassificazione complessiva italiana salirà a 28 miliardi di metri cubi all’anno, un volume corrispondente a circa il 45% della domanda nazionale di gas del 2023. Una cifra uguale a quanto importato dalla Russia nel 2021 e, come tale, capace di consolidare la sicurezza degli approvvigionamenti del nostro Paese. Obiettivo a cui Snam sta continuando a lavorare con ulteriori progetti.

Importanti ricadute per il territorio

I lavori, in linea con il cronoprogramma, stanno confermando le ricadute attese anche per il territorio interessato. Degli oltre 240 fornitori coinvolti, infatti, più di 80 vengono dalla provincia di Ravenna o dall’ Emilia-Romagna. Sono stati assegnati contratti a imprese del ravennate per oltre 300 milioni di euro, pari a circa il 30% dell’intero investimento. Ogni anno, poi, Snam sosterrà costi per 30 milioni di euro, per vari servizi e attività, che a loro volta alimenteranno l’economia del territorio. Positivi anche i risvolti sul piano occupazionale, con 800 le risorse impegnate nel progetto, ma in corrispondenza del picco di attività le persone al lavoro saranno più di 1.200.

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