Open Fiber vince l’Ftth Council Europe Operator Award 2018


È Open Fiber la regina della fibra ottica in Europa. La società si è aggiudicata l’Ftth Council Europe Operator Award 2018, riconoscimento assegnato a chi ha evidenziato un particolare impegno nello sviluppo, nel supporto e nella diffusione di una rete Ftth (Fiber to the home). Open Fiber ha ricevuto il premio per il contributo che ha messo in campo per il rapido sviluppo di una rete in fibra ottica fino a casa degli utenti in Italia. «Come azienda giovane e dinamica, che agisce da elemento innovativo sul mercato italiano investendo massivamente sull’Ftth, Open Fiber è stata una scelta ovvia per questo premio», ha spiegato Ronan Kelly, presidente di Ftth Council Europe, l’organizzazione di imprese europee, che oggi conta 150 membri, fondata con l’obiettivo di accelerare la diffusione di connettività in fibra ottica e lo sviluppo di una società digitale nel Continente. A ritirare il premio alla Ftth Conference 2018 di Valencia (Spagna), il principale evento di richiamo al mondo per tutti gli interessati al tema dell’accesso alle reti in fibra ottica Ftth, l’amministratore delegato di Open Fiber Elisabetta Ripa. «Lo sviluppo di reti Ftth a elevata capacità e di reti 5G è un elemento chiave verso la costruzione della Gigabit society – ha dichiarato Ripa –. Il modello wholesale only di Open Fiber riduce nettamente le criticità del settore, grazie alla costruzione ex novo di un’infrastruttura Ftth, che da un lato è in grado di accogliere le future evoluzioni della tecnologia e dall’altro consente agli operatori delle telecomunicazioni di offrire servizi innovativi ai clienti». Nel corso della tre giorni di lavori, l’ad di Open Fiber ha avuto modo di esporre alla platea le peculiarità del progetto tutto italiano. «Nello sviluppo del piano ultrabroadband Open Fiber, dobbiamo considerare l’elevata distribuzione geografica della popolazione: un terzo degli abitanti della penisola vive in piccoli centri urbani – ha dichiarato Ripa -. In queste aree, dove gli operatori non hanno finora investito per priorità di business, vediamo adesso delle opportunità e la possibilità di introdurre una win-win solution per lo Stato e per i nostri azionisti. Allo stesso tempo nelle principali città italiane ci sono elevati margini di espansione».

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