10/04/2019
Servizi a Rete

Open Fiber e Infratel firmano la concessione per il terzo bando delle aree bianche

Siglato il contratto per il terzo bando Infratel per lo sviluppo della banda ultralarga nelle aree bianche. Ad apporre la loro firma Domenico Tudini, amministratore delegato della in-house del Ministero per lo Sviluppo Economico, ed Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber, la società che si è aggiudicata, come i due precedenti, anche quest’ultimo bando dedicato alle aree a fallimento di mercato.

Contratto che affida alla società controllata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti la costruzione e la manutenzione in concessione per 20 anni la rete pubblica realizzata. Più nello specifico, il terzo bando si riferisce alla realizzazione dell’infrastruttura in Puglia, Calabria e Sardegna, attraverso un finanziamento pubblico di 103 milioni di euro.

L’intervento, che dovrà essere concluso entro tre anni, prevede il collegamento di oltre 317.000 unità immobiliari in 959 comuni e interessa oltre 400.000 cittadini. Infratel sarà impegnata nelle fasi di verifica e approvazione della progettazione, nei collaudi e nell’alta sorveglianza.

«Con questa aggiudicazione si completa la prima fase della Strategia Italiana per la banda ultralarga relativa alle aree bianche, uno dei progetti infrastrutturali più ambiziosi e importanti di cui il Paese ha bisogno per il suo sviluppo – ha commentato Tudini -. Inoltre, con l’avanzamento e la chiusura delle attività programmate con i due bandi precedenti, diventerà progressivamente operativa la fruizione di un servizio di alta capacità da parte dei cittadini, la fibra arriverà direttamente all’interno di case e imprese».

«Siamo soddisfatti di esserci aggiudicati tutti e tre i bandi per la realizzazione della rete a banda ultralarga nelle aree bianche – gli ha fatto eco Elisabetta Ripa -. Connettere tutto il Paese con una rete interamente in fibra ottica è fattore essenziale per garantire a tutti parità di accesso alle tecnologie e ai servizi di oggi e a quelli che saranno sviluppati in futuro. Grazie allo sforzo congiunto tra Ministero dello Sviluppo Economico, Infratel, enti locali e Open Fiber porteremo l’Italia a recuperare il gap tecnologico accumulato negli anni passati».

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