È stato approvato all’unanimità dai soci di tutte e quattro le società coinvolte il progetto di fusione in Lario reti holding di Idrolario, Adda acque e Cta. Progetto che ha come obiettivo la riunificazione in unico soggetto della gestione del servizio idrico integrato e della proprietà delle reti e degli impianti strumentali per l’esecuzione del servizio nel territorio della provincia di Lecco.
L’ok è arrivato dopo che in precedenza il progetto era stato sottoposto e approvato dagli organi amministrativi e discusso nei consigli di tutti i Comuni soci. Entro dicembre si prevede di concludere l’iter burocratico, con l’atto di fusione definitivo e quindi l’incorporazione in Lario reti holding delle tre società patrimoniali idriche.
L’operazione è in linea con gli obblighi introdotti dal Testo unico società a partecipazione pubblica (approvato con d.lgs. 175/2016 e modificato con d.lgs. 100/2017) che prevedono la razionalizzazione, anche mediante fusione, delle società che svolgono attività simili a quelle svolte da altre società partecipate dagli enti pubblici, il contenimento dei costi di funzionamento e, in generale, l’aggregazione tra società pubbliche che svolgono attività di interesse generale consentite dalla legge (art. 20, comma 2, Testo unico).
«Abbiamo mantenuto fede all’impegno preso con l’Ufficio d’ambito nel 2016 con l’affidamento del servizio idrico integrato – ha commentato in una nota Lelio Cavallier, presidente di Lario reti holding –. La riunificazione in un’unica società della gestione e della proprietà di reti e impianti del servizio idrico permetterà di evitare ridondanze e ridurre i costi di gestione, aumentando le possibilità di investimento e di miglioramento del servizio».
Nel futuro prossimo sono previste altre operazioni societarie minori, che vedranno l’ingresso in Lario reti holding dei rami lecchesi di Valbe Servizi e Asil,e del ramo idrico di Ausm Calolziocorte.