Obiettivo autosostenibilità per il depuratore di Borghetto


Punta a tagliare ulteriori traguardi l’impianto di depurazione di Borghetto Santo Spirito, piccolo centro nella provincia di Savona. Il sistema, realizzato a membrane ultrafiltranti, e tra i più tecnologicamente avanzati d’Italia, è da tempo un esempio virtuoso di efficienza nel trattamento dei reflui, anche per via dei consumi energetici molto bassi, intorno ai 0,4 kW per metro cubo trattato.
Dallo scorso dicembre, l’impianto è oggetto di un progetto pilota portato avanti da Servizi Ambientali S.p.A., l’azienda che lo gestisce, in collaborazione con General Electric, progetto che punta, oltre che a un ulteriore abbattimento dei costi, all’autosostenibilità dell’intero sistema, immettendo nella rete elettrica il surplus di energia prodotta.
«I reflui civili come quelli convogliati all’impianto di Borghetto Santo Spirito contengono un quantitativo energetico da tre fino a quattro volte superiore all’energia necessaria per depurarli – ha spiegato Alessandro Monti, direttore commerciale di General Electric -. Le tecnologie sono già in fase avanzata per consentire di progettare e realizzare un impianto di depurazione che non richieda nessun apporto di energia elettrica dall’esterno, che non solo si autosostenga ma che possa arrivare a produrre un surplus energetico che si possa immettere in rete come energia rinnovabile. Proprio ciò che vogliamo realizzare in questo sito».

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