Due nuove importanti opere sono state completate e inaugurate da Padania Acque. Si tratta del Laboratorio analisi dell’acqua e dell’impianto di essiccamento dei fanghi di depurazione, realizzati entrambi all’interno dell’area industriale di Cremona. Due asset fondamentali, realizzati con un investimento complessivo di 5,6 milioni, per il percorso di ulteriore miglioramento del servizio portato avanti dal gestore idrico della provincia di Cremona, che interessano due aspetti fondamentali: la qualità dell’acqua e la tutela dell’ambiente.
Il nuovo laboratorio
Il nuovo laboratorio, del costo di 1,5 milioni, va a sostituire la struttura dove dal 2012 si è sempre svolto il controllo analitico del ciclo idrico integrato dell’intera provincia. Un’attività che prevede il monitoraggio costante del funzionamento degli impianti di trattamento delle acque destinate al consumo umano e di quelle reflue, nonché delle caratteristiche delle acque distribuite negli acquedotti e restituite all’ambiente.
Il nuovo edificio si estende su circa 670 m2, rispetto ai circa 250 m2 del precedente, con 12 locali tecnici, spogliatoi e servizi, stanze illuminate da grandi vetrate che favoriscono l’illuminazione naturale.
Una struttura green
Una struttura progettata e realizzata secondo i principi di sostenibilità ambientale e inserita in modo armonico all’interno dell’area industriale. Soprattutto, è Nearly Zero Energy Building, ha un consumo energetico prossimo allo zero, nonostante la necessità di importanti quote di energia per il funzionamento delle apparecchiature. A soddisfare una buona percentuale del fabbisogno elettrico è infatti un impianto fotovoltaico, mentre un sistema di riciclo delle acque meteoriche permette di abbattere i consumi idrici. L’attenzione all’ambiente si coniuga con l’estetica, grazie anche a un grande giardino che potrà essere utilizzato per eventuali spazi espositivi all’aperto o per iniziative didattiche.
Il nuovo comparto di essiccamento
Non meno importante il nuovo comparto di essiccamento fanghi, realizzato con un investimento di circa 4,1 milioni di euro, dei quali 3,5 milioni a fondo perduto finanziati dal Pnrr, che permette di ottimizzare la gestione dei fanghi del depuratore. È stato infatti dotato di cinque nuovi essiccatori, con capacità di trattamento pari a 5.000 tonnellate all’anno, e di una seconda centrifuga per la disidratazione dei residui di processo provenienti dal comparto di digestione anaerobica con una rilevante diminuzione del rifiuto sia in peso che in volume. La tecnologia di essiccamento dei fanghi scelta si basa sull’impiego della pompa di calore, consumando così solo energia elettrica e non di gas naturale, per togliere l’acqua in eccesso dai fanghi, riducendo la componente umida del prodotto da circa il 75% attuale al 20-25% in regime di funzionamento dell’impianto.
Gestione dei reflui sostenibile
In questo modo viene drasticamente ridotto l’impatto ambientale dei residui del processo di depurazione, in quanto si diminuisce la quantità di fanghi prodotta, con importanti risvolti anche sul fronte economico. Lo scorso anno Padania Acque ha smaltito all’incirca 4.400 tonnellate di fanghi con un costo pari a quasi 800.000 euro. L’obiettivo è di abbattere la produzione dei fanghi fino a 1.500 tonnellate all’anno da smaltire, tagliando così i costi operativi e di trasporto su gomma e riducendo le emissioni di anidride carbonica. La tecnologia di essiccamento fanghi adottata prevede inoltre una totale assenza di emissioni in atmosfera in quanto la parte evaporata dal processo viene sottoposta a condensazione e quindi inviata in testa al depuratore per le successive fasi di trattamento.
Due opere che potenziano la capacità operativa
«Inauguriamo due opere fondamentali, la nuova sede del Laboratorio analisi che consente di potenziarne la capacità operativa e il comparto di essiccamento per la riduzione della produzione di fanghi e dell’impatto ambientale – ha commentato l’amministratore delegato di Padania Acque, Alessandro Lanfranchi –. Un risultato condiviso con l’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona e per il quale desidero ringraziare tutta la struttura di Padania Acque e lo studio Ori + Arienti che ha progettato il Laboratorio in stretta collaborazione con il Servizio Ingegneria e la Funzione Qualità, Sostenibilità, Sicurezza e Ambiente di Padania Acque».