Nuove risorse in entrata nelle casse di Snam. Il gestore della rete nazionale di trasporto gas ha sottoscritto una nuova linea di credito Sustainaibility-linked, per un valore complessivo di quattro miliardi di euro. La linea di credito, che include un’opzione di incremento fino a 1,1 miliardi di euro, è conforme al nuovo Sustainable Finance Framework, ovvero al modello che lega le strategie di finanziamento agli obiettivi di sostenibilità, collegando le condizioni finanziarie del prestito a specifici obiettivi di sostenibilità, pubblicato dal Gruppo lo scorso febbraio.
I Key Performance Indicators del credito
La nuova linea di credito è strutturata come una revolving credit facility e consiste in due tranche, ognuna di due miliardi di euro, con una scadenza iniziale, rispettivamente, di tre e cinque anni. Come prevede questa formula, è legata a specifici target di sostenibilità con il margine applicabile correlato al loro raggiungimento, in linea con gli ambiziosi obiettivi climatici delineati da Snam nel suo Transition Plan Roadmap, pubblicato di recente. I Key Performance Indicators includono, più nello specifico, target che riguardano le emissioni GHG Scope 1&2, le emissioni GHG Scope 3 e le donne in ruoli dirigenziali e di middle-management.
Snam sposa la finanza sostenibile
La transazione consolida la flessibilità finanziaria del Gruppo, rafforzandone l’impegno a garantire l’85% del funding totale da finanza sostenibile entro il 2027.
«Questa nuova linea di credito fa seguito alla nostra recente emissione del dual-tranche Sustainability-Linked bond per un totale di circa 1,5 miliardi di euro equivalenti, e al nostro debutto sul mercato UK – ha commentato Luca Passa, Chief Financial Officer di Snam –. E segna un altro passo importante nella roadmap di Snam per conseguire la Carbon Neutrality entro il 2040 e il Net Zero entro il 2050, con la finanza sostenibile che svolge un ruolo fondamentale».
24 istituti finanziari coinvolti
A concedere il finanziamento un pool di 24 istituzioni finanziarie, tra le quali Mediobanca, che agisce come global coordinator, documentation e facility agent), Intesa Sanpaolo e UniCredit, come global coordinators, e Bank of America e MUFG, come sustainability coordinators. Il finanziamento vede anche la partecipazione di BNP Paribas, CaixaBank e Société Générale, Banco BPM, ING Bank, Mizuho Bank, Natixis, Standard Chartered e SMBC Bank, Barclays Bank, BBVA, Citi, Credit Agricole CIB, Deutsche Bank, Goldman Sachs, HSBC, Industrial and Commercial Bank of China, J.P. Morgan e Morgan Stanley.