Si è svolto a Catanzaro l’incontro, organizzato da Sorical, che ha visto rappresentanti del MASE ed esponenti di enti di ricerca, come Enea e Cursa, nonchè di utility nazionali come Acquedotto Pugliese, A2A, Gruppo Hera e Water Alliance Lombardia discutere dello stato del servizio idrico calabrese, per quanto riguarda innovazione e buone pratiche. Al tavolo erano presenti anche Regione Calabria, Arrical, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e ARERA, l’autorità nazionale di regolazione del servizio.
Obiettivi del meeting
L’evento si colloca all’interno di un progetto più ampio, volto alla costituzione in Calabria di un laboratorio permanente con l’obiettivo di portate il settore idrico ad un maggior livello d’innovazione tecnologica entro il 2026; puntando soprattutto sullo sviluppo del rapporto con energia e ambiente, incrementando le possibilità di accedere a finanziamenti pubblici e privati, PNRR compreso. Questo primo incontro si è concentrato sull’adozione degli Smart Meter, strumenti di consapevolezza non solo per il gestore in tema di perdite, ma anche per gli utenti per ciò che riguarda i consumi e la bollettazione.
la nuova struttura organizzativa di Sorical
Il direttore generale Giovanni Paolo Marati ha spiegato che il territorio gestito dall’utility verrà suddiviso in sette distretti e, nel giro di pochi anni, arriverà ad includere tutti i 404 comuni della Calabria, privilegiando nella fase iniziale le fasce costiere con maggior impatto turistico. Sorical ha pianificato quattro macroaree di investimento (ingegnerizzazione, metering, qualità della risorsa, lavori per la riduzione delle perdite e l’efficientamento di reti e impianti) con l’obiettivo di arrivare in pochi anni ad una maggiore efficienza del servizio e al rinnovo degli asset del servizio. Il Piano prevede un graduale subentro in un arco temporale triennale 2024 – 2026 per i primi 157 Comuni ed il subentro ai rimanenti 247 dal 2027 in poi.
Il piano strategico
Gli interventi seguiranno un programma che parte dai progetti di ingegnerizzazione in corso sostenuti dalla Regione, primo tra tutti il “Water Resorce Development System”, che mira ad una digitalizzazione completa di tutte le fasi del sistema idrico calabrese: dal rilievo delle reti al bilancio idrico, attraverso l’installazione della misura di processo e di utenza; dalla modellazione idraulica alla ricerca perdite; senza tralasciare un’indagine sulle qualità delle acque distribuite dai comuni. L’investimento medio previsto per abitante per questi progetti della durata di circa tre anni sarà di 156 euro (in media circa 52 euro/anno), contro i 4 euro/anno per abitante delle attuali gestioni in economia.
L’importanza del confronto
Il dialogo aperto da Sorical ha dato il via a relazioni con imprese, centri di ricerca e utility nazionali, su temi che inevitabilmente faranno crescere le competenze di figure professionali addette al servizio idrico in Calabria. Parlare di Smart Meter significa conoscere a fondo le tecnologie abilitate dalle reti di telecomunicazione per scambiarsi dati, fondamentali per l’evoluzione di una serie di servizi che impatteranno positivamente sui territori. Il comparto degli Smart Meter svilupperà legami sempre più stretti con l’intelligenza artificiale e la cyber security, temi che saranno approfonditi da uno dei prossimi tavoli di lavoro proposti da Sorical.