Due opere fondamentali per risolvere criticità storiche di due centri del Sulcis sul fronte dell’approvvigionamento idrico e su quello fognario e depurativo. Sono gli interventi che Abbanoa si appresta a realizzare a Santadi, nella provincia di Cagliari, e nelle frazioni di Masainas, in provincia di Carbonia-Igesias. Opere per le quali l’azienda ha pubblicato le gare per la progettazione definitiva ed esecutiva.
La prima, con un investimento di 1,6 milioni di euro, consiste nel rifacimento della diramazione sud dell’acquedotto Sulcis al servizio del comune di Santadi, una condotta che da tempo versa in condizioni critiche e richiede continui interventi da parte delle squadre dell’azienda per far fronte alle frequenti rotture.
A questo si aggiunge l’obiettivo di garantire il pieno soddisfacimento del fabbisogno idrico-potabile della cittadina, sottoposta a razionamenti nel periodo estivo. I lavori prevedono la realizzazione di un nuovo partitore, dal quale partirà la nuova condotta per 1,6 chilometri che attraverserà il rio Mannu e proseguirà per 800 metri fino a raggiungere il primo serbatoio e, con un ulteriore collegamento di 400 metri, il secondo serbatoio. Partitore e serbatoi saranno dotati di sistema avanzato di telecontrollo mentre la rete idrica interna al centro abitato sarà interessata da interventi di riqualificazione, distrettualizzazione e ricerca perdite. Interventi sono previsti anche sull’acquedotto rurale che fornisce un’integrazione di risorsa idrica dalle sorgenti rurali.
Il secondo progetto, invece, riguarda il completamento del sistema fognario di diverse frazioni nel territorio di Masainas. Con un precedente intervento, per un costo di 500.000 euro, Abbanoa aveva già realizzato 1,5 km di nuovi collettori e un impianto di sollevamento nella frazione di Is Fiascus. Con il nuovo investimento da un milione di euro completerà lo schema coinvolgendo le frazioni di Cannogonis, Is Solinas, Is Murronis, Is Cuccus e Is Fiascus e la stessa Masainas, in modo da convogliare tutti i reflui al depuratore consortile di Giba. In totale saranno posati 4,3 km tra collettori e reti fognarie, due impianti di sollevamento e installati due gruppi elettrogeni per garantire la piena operatività del sistema anche in caso di interruzioni elettriche.