22/09/2025
Servizi a Rete

Nasce ad Ascoli il Terna Innovation Zone Adriatico

Sorge ad Ascoli Piceno l’Innovation Zone Adriatico, il nuovo hub di innovazione di Terna, dopo quelli di San Francisco (Usa) e di Tunisi (Tunisia). Il centro è dedicato alla ricerca, alla sperimentazione e alla collaborazione tra startup, Pmi, sistema universitario, istituzioni e realtà industriali marchigiane e punta a favorire la crescita imprenditoriale del territorio. Il nuovo polo di innovazione, ospitato in uno stabile Terna appositamente riqualificato, ha l’obiettivo di contribuire alla trasformazione della Regione e dell’area adriatica in un centro di eccellenza per l’innovazione tecnologica a favore della transizione energetica, per la valorizzazione dell’ecosistema imprenditoriale locale e per lo sviluppo e la sperimentazione di nuove soluzioni tecnologiche.

I primi progetti in partenza

La prima delle due iniziative in partenza nel Terna Innovation Zone Adriatico è OpenHUB, un programma per supportare startup e piccole e medie imprese innovative, grazie a sinergie con operatori industriali, finanziari e istituzionali del territorio. La seconda: OpenLAB, è invece un laboratorio di sperimentazione di soluzioni ingegneristiche avanzate, dedicato in particolare ai campi dei cavi in corrente continua ad alta tensione (High-Voltage Direct Current, HVDC) e delle tecnologie in ambito marittimo, connesse ai temi della sostenibilità e della transizione energetica. Entrambi i progetti miglioreranno il posizionamento delle Marche e dell’area adriatica come polo strategico per l’innovazione, favorendo una collaborazione stretta tra settore pubblico e privato.

Investimenti per 700 milioni nelle Marche

L’avvio del nuovo hub ad Ascoli Piceno consolida l’impegno del gestore della rete nazionale di trasmissione per le Marche. Regione nella quale il Piano di Sviluppo 2025-2034 del Gruppo ha previsto investimenti per 700 milioni di euro. Tra le principali opere in corso di realizzazione c’è l’Adriatic Link, il collegamento in corrente continua (HVDC) da 1.000 MW di potenza fra Marche e Abruzzo, lungo circa 250 km, dei quali 210 in cavo sottomarino. La nuova infrastruttura, autorizzata dal MASE a inizio 2024, riconosciuta come strategica per il sistema Paese anche da Arera, rafforzerà lo scambio di energia nella parte centrale della Penisola, rispondendo alle esigenze di sicurezza, efficienza e flessibilità del sistema elettrico nazionale e agli obiettivi di incremento di produzione da fonti rinnovabili.

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