Monterotondo Marittimo vuole portare il teleriscaldamento nelle aree rurali

Portare il teleriscaldamento nelle aree rurali. A questo progetto sta lavorando il Comune di Monterotondo Marittimo, in provincia di Grosseto. Il territorio comunale è già servito da un sistema di teleriscaldamento geotermico, alimentato dai cascami termici delle centrali geotermoelettriche. Una fonte rinnovabile, che non immette CO2 in atmosfera, evitando anche le emissioni legate all’uso di caldaie e camini nelle abitazioni. Il servizio è, però, limitato al capoluogo, che rappresenta solo la metà del territorio comunale, mentre il restante 50% è costituito da nuclei rurali e case sparse. Per superare questo gap e garantire uniformità di trattamento energetico e tariffario a tutti i cittadini, l’amministrazione sta valutando la possibilità di realizzare un nuovo impianto costituito da mini-reti di teleriscaldamento a biomasse o geotermico.

Le aree potenzialmente servibili

A questo scopo il Comune si è appoggiato a uno studio di ingegneria per censire il territorio in nuclei rurali con l’obiettivo di verificare la possibilità di servire queste aree con le mini-reti. Le zone rurali ritenute tecnicamente idonee, a seguito dello studio preliminare di massima, sono le frazioni di Bagnolo, Frassine, Campagnelli, Campetroso e La Rena.

L’ effettiva percentuale di copertura di queste aree verrà definita dallo studio preliminare, in base alla sostenibilità economica e alle condizioni di fattibilità, tenendo conto anche del numero di adesioni al progetto da parte dei potenziali utenti.

Nelle zone dove invece non ci saranno le condizioni per realizzare le mini-reti, l’amministrazione sta valutando comunque la possibilità di fornire combustibile a prezzi fortemente agevolati.

Fondamentale l’adesione dei cittadini

Poiché la realizzazione del nuovo impianto e delle sue reti richiede un investimento importante, è fondamentale per la realizzazione del progetto l’interesse della popolazione locale. Per verificarla è stata pubblicata la manifestazione di interesse e si stanno raccogliendo le preadesioni, con un iter che si concluderà il prossimo 2 maggio.

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