Si è chiuso il convegno svoltosi lo scorso 18 Febbraio a Chieti dedicato alle nuove tecniche e materiali per il risanamento non distruttivo degli acquedotti.
L’ordine degli interventi è stato organizzato per seguire un filo logico che potesse condurre i partecipanti non solo ad un’informazione sull’utilizzo di queste tecnologie, ma anche e soprattutto al perché queste tecniche sono destinate a divenire il futuro del risanamento delle reti.
Il primo intervento tenuto da Massimo Desiati ha messo in luce i motivi per cui anche la politica si sta interessando non solo a ciò che deve essere fatto, ma anche al come. Un modello che tiene sempre più conto dei costi sociali che i cittadini sono tenuti a pagare durante la riabilitazione delle reti del sottosuolo. Un interessante spunto dato anche dal fatto che ai nostri tempi ciò che non si vede (le reti del sottosuolo n.d.r.) sono ormai un problema che si pone in forte evidenza dalle conseguenze che la sua cattiva gestione porta con sé, come ad esempio il caso di Messina.
Oltre a questo, l’acqua bene comune, è finalmente un punto imprescindibile su cui i gestori della “res publica” devono tener conto.
Ecco dunque introdotto il perché.
Il secondo intervento del Prof. Baldassare Bacchi Docente di Idraulica all’Università di Brescia, ha messo in chiaro le garanzie che queste tecnologie offrono e su cui numerosi studiosi di tutto il mondo hanno avuto modo di confrontarsi. Dunque nessuna sperimentazione, ma tecniche sicure che necessitano di grande competenza ed esperienza.
Nei successive due interventi Franco Scarabelli specialista e grande esperto di queste tecnologie ha proposto casi effettuati rispondendo alle numerose domande. Durante la sua esposizione sono stati messi in luce i vantaggi pratici di queste tecnologie che sono soprattutto la velocità di esecuzione e la possibilità di attraversare tratti difficili in cui lo scavo a cielo aperto avrebbe costituito un problema di difficile soluzione.
Nell’intervento di Matteo Brera del Gruppo Mercurio sono state segnalate alcune possibili soluzioni per il reperimento dei fondi necessari per l’esecuzione delle opere. Un momento particolarmente interessante ed altrettanto sentito dai gestori.
La conclusione di Oliver Terhoeven coadiuvato nella sua esposizione da Franco Scarabelli ha visto la presentazione dei prodotti utilizzati per il risanamento e delle loro caratteristiche.
Grande soddisfazione del pubblico in sala che ha partecipato richiedendo alcuni approfondimenti, a tutti è stato inviato la documentazione completa della giornata oltre ad un abbonamento annuale alla nostra rivista.