Milano è una delle città italiane più virtuose sul fronte del contenimento delle perdite idriche, con un livello che si attesta sul 14% a fronte di una media nazionale pari al 42%. Ma si può sempre fare di più e meglio. Questo è l’obiettivo che il gestore MM sta portando avanti, grazie a tre progetti del valore totale di 10,3 milioni di euro, che hanno ottenuto il 100% dei finanziamenti Pnrr e che ora entrano in fase applicativa, con l’auspicio di garantire un risparmio di risorsa di circa 5,4 milioni di m3.
La distrettualizzazione della rete
Il primo progetto riguarda la distrettualizzazione fisica della rete idrica di Milano. Attraverso l’istallazione di speciali valvole l’infrastruttura di distribuzione sarà settorializzata in due distretti, uno a nord e uno a sud. Questa divisione permetterà una corretta e separata gestione delle pressioni in entrambi i settori e un’importante riduzione dei costi energetici delle centrali di pompaggio dell’acqua nella rete situate nella parte sud.
La distrettualizzazione, oltre al risparmio d’acqua vero e proprio, consente anche una rilevante riduzione dei consumi dell’energia elettrica che serve per il funzionamento di tutta la filiera idropotabile, dal prelievo dalla falda alle pompe di spinta in rete. Diminuendo il volume immesso in rete, infatti, anche la quantità di energia risulterà inferiore, guadagnando sia in termini di costi sia in termini di benefici per l’ambiente.
I noise logger sui piccoli diametri
Il secondo progetto punta ad abbassare le perdite sulla rete di distribuzione di piccolo diametro (inferiore a 450 mm). Per un monitoraggio continuo delle tubazioni, è previsto il posizionamento al loro interno di noise logger, ovvero “registratori di rumore”, di tipo accelerometrico a diretto contatto con elementi dell’infrastruttura, quali chiusini di idranti, saracinesche o altri accessori. La scelta di questi strumenti è stata fatta considerando il tipo di tubazioni da analizzare, che sono in metallo (ghisa a grafite sferoidale, ghisa grigia e acciaio), materiale che ben trasporta le frequenze sonore nello spazio.
Come funziona
I noise logger registrano le frequenze sonore percepite, che vengono correlate con apposita piattaforma software dotata di supporto GIS. L’analisi e le correlazioni dei dati forniranno a MM l’individuazione puntuale dei punti di perdita. I registratori di rumore sono composti da: accelerometro, unità di acquisizione dati, unità di registrazione dati, sistema ricetrasmittente e batteria. L’accelerometro è in grado di analizzare le frequenze sonore che si propagano lungo la condotta e di individuare quelle riconducibili a una perdita idrica, isolandole da altre frequenze, lette come rumori. Il software correla le frequenze registrate da più noise logger e le relative distanze, in modo da individuare in quale punto è situata la frequenza di perdita e quindi registrandone il punto geografico.
Essendo gli strumenti georeferenziati, anche il punto di perdita individuato sarà georeferenziato. I registratori di rumore saranno posizionati su circa 35 porzioni di rete dalla lunghezza media di circa 60 km l’una così da coprire totalmente i circa 2.000 km di tubature con un diametro inferiore a 450 mm.
La fibra ottica per monitorare i grandi diametri
Il terzo progetto riguarda la tecnologia a fibra ottica, da MM già utilizzata sulla rete fognaria. La sua applicazione in ambito acquedottistico è una novità e, nel caso specifico, si focalizza sulla rete di distribuzione di grande diametro (superiore a 450 mm). Questa si sviluppa per circa 180 km, dei quali circa 120 km in acciaio, 20 km in ghisa grigia e 40 km in ghisa sferoidale.
La fibra ottica sostanzialmente è costituita da un cavo percorso da sensori che restituiscono molte informazioni di diversa natura a un’apposita centralina. L’applicazione sulle reti idriche è molto interessante perché del cavo all’interno della condotta viene eseguito con la tubazione in esercizio, quindi senza interruzione del servizio.
Scovare fori o trafilamenti sulle condotte
L’informazione rintracciata dalla fibra ottica in questo caso è di tipo acustico, mirato all’individuazione di fori o trafilamenti lungo la condotta, ma con la possibilità di aumentare la tipologia e il numero di informazioni se necessarie. Poiché il cavo di rilevamento scorre all’interno delle tubazioni, la sensibilità e la precisione di rilevamento sono molto alte. Il monitoraggio continuo nel tempo e nello spazio permette l’individuazione in tempo reale della perdita, dalla nascita alla sua evoluzione.