MM: nuova rete dati in fibra ottica lunga 1500 Km


Metropolitana Milanese Spa ha sviluppato il progetto della nuova rete dati, grazie a una convenzione con il Comune di Milano e Metroweb, che ha permesso l’accesso a 210 km di fibra ottica spenta posata nella città di Milano che saranno utilizzati per collegare tutte le sedi di
MM (Napoli e le altre fuori territorio cittadino), le Centrali del SII, il depuratore Milano San Rocco e i sensori lungo la rete di acquedotto e fognatura.
“La scelta della nuova rete coprirà tutte le esigenze e supporterà i servizi interni, dal telecontrollo Acquedotto e Acque Reflue”ha dichiarato Davide Corritore, Presidente di MM” garantendo ulteriore sicurezza alla rete office per le nostre sedi coniugando innovazione, risparmi di gestione e ampliare a largo specchio potenziando la multicanalità del servizio offerto ai cittadini”.
Il progetto della parte passiva di collegamento dei punti identificati tramite la fibra spenta è già in corso; a breve partirà anche quello per la parte attiva con la gestione della nuova rete dati che avrà una lunghezza di circa 1.500 km.
Questo consente alla società di acquisire un’importante esperienza nella realizzazione di nuove reti digitali su fibra, dalla fase progettuale fino alla gestione dell’esercizio.
La rete in fibra è stato progettata su due livelli:

• un master ring ad altissima velocità (10 Gbps)
• tre ring secondari ad alta velocità (1 Gbps)

La nuova rete è predisposta per accogliere altri servizi ( per esempio il servizio di telefonia Voip).
I costi da sostenere sono molto inferiori rispetto agli attuali, le performance decisamente più alte rispetto alla rete attuale: l’ampiezza di banda sarà cento volte superiore.
Il progetto garantisce anche dal punto di vista della sicurezza e della business continuity, argomento particolarmente rilevante in merito ai servizi che impattano sulla gestione del ciclo idrico (in particolare telecontrollo delle centrali) e recepisce le indicazioni del decreto legge emanato dal Ministero dell’Interno il 9 gennaio 2008: “Individuazione delle infrastrutture critiche informatiche di interesse nazionale” che individua come infrastrutture informatiche critiche quelle delle società partecipate dallo Stato, dalle regioni e dai comuni interessanti aree metropolitane non inferiori a 500.000 abitanti, operanti nei settori delle comunicazioni, dei trasporti, dell’energia, della salute e delle acque”.

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