Il MASE ha varato un provvedimento che ha l’obiettivo di promuovere la creazione di “Comunità Energetiche Rinnovabili” e il ricorso all’autoconsumo diffuso. Entro la fine del mese saranno approvate dal Ministero, previa verifica da parte di ARERA e su proposta del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), le regole operative che disciplineranno le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il GSE metterà a disposizione i portali attraverso i quali sarà possibile, entro 45 giorni dalla conferma del regolamento, procedere con la presentazione delle richieste.
Due possibilità di finanziamento
Il testo individua due strade per promuovere lo sviluppo nel Paese delle CER: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti che supporterà lo sviluppo di due gigawatt complessivi, e una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale. I due benefici sono tra loro cumulabili. Attraverso il provvedimento sarà dunque favorito lo sviluppo di cinque gigawatt complessivi di impianti di produzione di energia rinnovabile.
Il ruolo del Gestore dei Servizi Energetici
Il GSE renderà disponibili sul proprio sito istituzionale i documenti e guide informative per accompagnare gli utenti nella costituzione delle CER e, in collaborazione con il MASE, lancerà una campagna informativa per rendere consapevoli i consumatori dei benefici legati al nuovo meccanismo. Il primo contributo, già online, riporta le risposte ad alcune “FAQ” per iniziare ad orientare cittadini, piccole e medie imprese, enti, cooperative e tutti gli altri destinatari del provvedimento. A breve sarà utilizzabile, sempre sul sito del GSE, anche un simulatore per la valutazione energetica ed economica delle iniziative, mentre è già disponibile la mappa interattiva delle cabine primarie su territorio nazionale.
“Comunità Energetiche Rinnovabili e autoconsumo diffuso – afferma il Ministro Gilberto Pichetto – sono due ingranaggi centrali della transizione energetica del Paese. Oggi siamo più vicini a questo atteso obiettivo, che potrà dare una svolta allo sviluppo delle rinnovabili in Italia, rafforzandone la sicurezza energetica e avvicinandoci agli obiettivi climatici”.
