Sarà l’Università di Parma, per la precisione il Centro Interdipartimentale per l’Energia e l’Ambiente (CIDEA), a coordinare DISTRHEAT (Digital Intelligent and Scalable conTrol for Renewables in HEAting neTworks), il progetto italo-svedese che ha come obiettivo lo sviluppo di sistemi per la gestione e il controllo intelligente di reti di teleriscaldamento.
Il progetto, che ha come responsabile scientifico Mirko Morini, docente di Dinamica e controllo dei sistemi energetici presso l’Ateneo di Parma, è stato finanziato nella RegSys joint call 2018 DELLA ERA-Net (European research area network) Smart Energy Systems, con circa 1,3 milioni di euro. Prenderà il via dal prossimo primo novembre, per una durata di 3 anni, e sarà portato avanti da un pool misto accademico e industriale formato, oltre che dall’Università di parma, da Siram by Veolia (Italia), Mälardalen University (Svezia), Mälarenergi (Svezia) e First Control Systems (Svezia).
Partendo dalle precedenti esperienze sul controllo ottimizzato di piccole reti di teleriscaldamento sviluppate dal gruppo di ricerca del CIDEA e sulla gestione di grandi reti di teleriscaldamento cittadine dei partner svedesi, il lavoro di ricerca mira a mettere a punto e a realizzare un prototipo di un innovativo sistema scalabile di gestione e controllo del teleriscaldamento basato su tecniche avanzate, come il machine learning, per la previsione della domanda di energia, e il model predictive control, per il suo soddisfacimento in maniera ottimizzata. Il funzionamento del prototipo verrà verificato sul campo con due applicazioni dimostrative in Italia e Svezia.
L’utilizzo di queste tecniche permetterà di rendere il teleriscaldamento più resiliente e consentirà l’integrazione sempre più significativa delle fonti rinnovabili nell’infrastruttura, in un’ottica di decarbonizzazione del settore del riscaldamento e del raffrescamento sostenibile ed economicamente conveniente.