Sfuggire alle sanzioni e tutelare l’ambiente. Sono questi gli obiettivi per i quali Alfa Varese ha messo in campo interventi volti a sanare i deficit del sistema di depurazione e fognatura. In questo modo, in soli tre anni, ha più che dimezzato, 12 sulle 21 aperte, le procedure d’infrazione comunitarie, gravanti sui comuni del territorio.
A Luino investiti sei milioni di euro
Una vasca da 900 metri cubi e 2.500 metri di nuova fognatura: sono le opere principali eseguite nel Comune del varesotto. In piazza Libertà è stata collocata la vasca, completamente interrata, che servirà a convogliare la miscela di acque bianche e nere che, in caso di forti precipitazioni, i condotti fognari non sono in grado di raccogliere, dato che le portate potrebbero essere superiori rispetto al diametro delle tubazioni. Senza quest’operazione, acque reflue e pioggia finirebbero nel lago attraverso gli sfioratori.
I due chilometri e mezzo di nuova fognatura sono stati costruiti, invece, per risolvere il problema di tratti ammalorati e/o di diametro insufficiente. Numerose le strade interessate dall’intervento, da via Dante, alle vie Vittorio Veneto, XXV Aprile, Cairoli e altre per tratti minori. I lavori sono stati svolti anche con tecnologie innovative, come il micro-tunneling, che ha permesso di limitare l’ampiezza degli scavi.
A Malnate arriva la fognatura in Via Zara
L’altra procedura europea infrazione coinvolgeva la zona della Folla, nel Comune di Malnate. Qui, con un investimento complessivo di 380.000 euro, è stato possibile collegare l’abitato, che sorge lungo via Zara, al sistema fognario che confluisce poi all’impianto di depurazione del Pravaccio. Si è trattato di un intervento piuttosto complesso, sia per le caratteristiche morfologiche dell’area, sia per la necessità di ridurre i possibili fastidi per i residenti, che hanno a disposizione solo di quella strada di accesso.
Prima dell’inizio dei lavori, nel marzo 2023, si è svolta, negli Uffici comunali di Malnate, la prima assemblea pubblica per illustrare il progetto alla cittadinanza. Successivamente, in occasione dell’avvio dei cantieri nel mese di settembre 2023, si è deciso di rafforzare il dialogo con i residenti, convocando un secondo incontro per spiegare le modalità organizzative e gestionali delle aree di cantiere e ascoltando, quando possibile, le esigenze dei cittadini. Al termine dell’intervento, sono stati posati 396 metri di tubazioni: 140 m che funzionano in gravità, cioè, sfruttando la pendenza del terreno, e gli altri 256 m in pressione, grazie ad una stazione di sollevamento appositamente realizzata.