Dal 2010, con l’espansione del teleriscaldamento nella zona ovest della città per servire il nuovo Ospedale “Papa Giovanni XXIII” (vedi box), si è aggiunto il termovalorizzatore dei rifiuti solidi urbani “Goltara”, ottenendo così un sistema cittadino interconnesso in grado di garantire elevati standard in termini di potenzialità e continuità di servizio, oltre a ridurre l’utilizzo di combustibili fossili con beneficio per la qualità dell’aria della città.
Il piano di sviluppo prevede la posa di oltre 80 km di tubazioni, distribuite su gran parte del territorio cittadino, in modo da poter servire con il teleriscaldamento più di un terzo degli edifici per una volumetria totale di 10 milioni di metri cubi.
I perché di un buon risultato
Il numero crescente delle utenze che scelgono di passare al teleriscaldamento sono un evidente apprezzamento di questa innovativa tecnologia. I cittadini infatti ne riconosco la validità ambientale, la possibilità di risparmio energetico e la qualità di poter usufruire direttamente del calore senza l’installazione di caldaie e canne fumarie.
Apprezzamento che deriva anche dalle capacità di saper pianificare e realizzare questo importante progetto adottando soluzioni che minimizzino gli inevitabili disagi creati alla città dai cantieri.
La posa delle reti per il teleriscaldamento, il più delle volte, avviene in aree che hanno un importante impatto sulla città, operando in maniera incisiva nel contesto urbano ed in particolare su strade ad intenso traffico (fig.1) e in presenza di attività commerciali (fig.2).
Sono state così individuate per la città di Bergamo delle linee guida di cantiere che A2A Calore & Servizi ha scelto di adottare per pianificare e realizzare la posa delle tubazioni:
- accurata programmazione e progettazione dei cantieri in funzione dei calendari scolastici, festivi e commerciali
- collaborazione con l’amministrazione comunale
- efficienza e lavoro di squadra, scegliendo di utilizzare più squadre per lavori in contemporanea su aree diverse dello stesso cantiere
- diffusa ed efficace comunicazione.
La programmazione dei lavori
Il piano di teleriscaldamento sul territorio cittadino è definito e attuato in collaborazione con l’amministrazione comunale, prevedendone uno sviluppo pluriennale coerentemente con gli indirizzi in materia urbanistica e di programmazione degli interventi sulla viabilità.
Il programma annuale è frutto di un costante confronto con gli enti pubblici finalizzato a far conciliare la necessità di sviluppo del servizio con l’esigenza di ridurre al minimo l’impatto dei cantieri sulla viabilità.
In questi incontri tutte le realtà che operano sul territorio con attività di scavo nelle vie cittadine sono chiamate a proporre i propri programmi di lavoro annuale (fig.3).
Individuati tutti i lavori si valutano i rispettivi cronogrammi e si analizza l’impatto degli stessi sulla viabilità in modo da evitare sovrapposizioni temporali che potrebbero mandare in crisi il sistema viario.
Sulla base delle criticità emerse si interviene sulle scelte anche tecniche in modo da conciliare la singola realizzazione con quelle proposte da tutti gli altri enti che dovranno scavare nelle vie cittadine; in questa fase quindi si articola in maniera definitiva il cronogramma dei lavori, la loro progressione e la finestra temporale di realizzazione (fig.4).
Da questo momento le tempistiche concordate diventano vincolanti per tutti gli operatori in quanto il mancato rispetto, anche solo di una fine lavori, manderebbe in stress l’intero sistema.
Per controllare quanto concordato vengono patrocinate dall’amministrazione comunale, a cadenza concertata, delle riunioni di monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori in modo da poter intervenire, qualora necessario, attuando soluzioni in grado di superare sovvenute problematiche operative.
Più squadre nell’ambito dello stesso cantiere
Per rispettare il calendario concordato, a volte è opportuno ridurre i tempi di apertura dei cantieri utilizzando più squadre in contemporanea su aree diverse dello stesso cantiere.
Mediamente nel periodo estivo nei cantieri del teleriscaldamento lavorano fino a 15 squadre in contemporanea, con punte nell’ambito dello stesso cantiere di 7 squadre.
Appare chiaro che questo sistema di lavoro non può nascere che da una accurata progettazione ed ingegnerizzazione delle fasi di lavoro e dall’adozione di regole organizzative e di coordinamento delle squadre molto rigide (fig. 5).
Solo in questo modo si riesce a garantire che il risultato finale sia perfettamente in linea con quanto definito in fase di programmazione.
Iniziative di comunicazione
Il consenso dei cittadini al miglioramento della qualità dell’ambiente attraverso lo sviluppo del teleriscaldamento passa anche da una puntuale ed efficace comunicazione dei cantieri.
Si è cercato quindi di avviare diverse iniziative di comunicazione in grado di mettere a conoscenza la cittadinanza dell’avvio e della presenza di cantieri sul territorio e dell’esistenza di vie alternative affinché utilizzandole potessero evitare la congestionare del traffico:
- conferenza stampa annuale di presentazione dei lavori
- avvisi a residenti, commercianti ed amministratori di condominio delle aree interessate dai lavori
- collaborazione con media locali per la diffusione delle informazioni sulle modifiche viabilistiche
- apposita segnaletica stradale nelle vie coinvolte dai lavori e sulle principali vie di comunicazione
- cartelli informativi di cantiere (fig.6)
- numero verde
- sito web con sezione dedicata ai lavori in corso.
Le scelte tecnologiche adottate da a2a Calore & Servizi e le linee guida di cantiere permettono ogni anno di sviluppare ulteriormente il servizio di teleriscaldamento nella città di Bergamo nel rispetto dei tempi e con crescente approvazione da parte dei cittadini che sempre più si riconoscono in questo modello energetico.
Nuovo Ospedale di Bergamo: primato di eccellenza sostenibile
All’inizio dell’anno è entrato nel pieno delle sue funzioni il nuovo ospedale di Bergamo “Papa Giovanni XXIII”.
Il prestigio e la valenza internazionale di questa nuova “città della salute” richiedono, anche per il soddisfacimento del fabbisogno di energia termica, soluzioni tecnologicamente d’avanguardia che sappiano coniugare massima affidabilità e minimo impatto ambientale.
La scelta del teleriscaldamento risponde appieno a queste esigenze di modernizzazione ed eccellenza, in termini di qualità, sostenibilità e rapporto con il territorio.
L’impianto di teleriscaldamento permette infatti, in un contesto particolarmente sensibile come quello ospedaliero, di azzerare le emissioni localizzate di inquinanti in atmosfera che sarebbero state prodotte alternativamente dall’utilizzo di caldaie, garantendo elevati standard di continuità e qualità del servizio anche nelle situazioni più critiche.
Il calore utilizzato per riscaldare il nuovo ospedale è prodotto dal termovalorizzatore “Goltara” che, grazie ai lavori effettuati nel corso del 2012, rende disponibili 25 MWt dal recupero energetico dei rifiuti con un assetto più funzionale ai bisogni e alle richieste della rete di teleriscaldamento cittadino in continua espansione. Un impianto che utilizza i rifiuti come preziosa fonte di energia alternativa per la città di Bergamo, andando incontro alle indicazioni dei più avanzati e recenti piani d’azione adottati in campo energetico.
di Piercostante Fioletti e Paolo Di Pino
Piercostante Fioletti
piercostante.fioletti@a2a.eu
A2A Servizi alla Distribuzione
Responsabile funzione
Servizi Tecnico-Amministrativi
Paolo Di Pino
paolo.dipino@a2a.eu
A2A Calore & Servizi
Responsabile funzione Marketing Teleriscaldamento