Una realtà pienamente in salute e in continua crescita. È il profilo di Livenza Tagliamento Acque che emerge dalla lettura del bilancio 2022, fresco di approvazione da parte dell’assemblea dei soci. Bilancio che la società, che gestisce il ciclo idrico in 42 comuni del Veneto e del Friuli, ha chiuso con un valore della produzione che ha sfiorato i 49,5 milioni di euro e con un utile di oltre 900.000 euro, in linea con quello dell’anno precedente.
Una realtà in crescita
Numeri importanti, considerando anche le difficoltà che hanno caratterizzato un’annata particolarmente difficile in generale, come lo scorso anno. «Il 2022 è stato un anno complesso per l’instabilità geopolitica con effetti inflazionistici e un forte rincaro dei costi dell’energia – ha commentato Andrea Vignaduzzo, presidente di Livenza Tagliamento Acque -. Ma nonostante questo, il Bilancio d’esercizio conferma il percorso di crescita intrapreso dalla società negli ultimi anni e il ruolo strategico che riveste per il territorio».
32 milioni di investimenti
A testimonianza di quest’ultimo aspetto gli investimenti realizzati sono pari a circa 32 milioni di euro. Risorse che hanno permesso di intervenire per incrementare la dotazione infrastrutturale del territorio e di modernizzarla. Opere che hanno migliorato la qualità del servizio offerto, e che hanno avuto anche impatti positivi in termini occupazionali.
I progetti avviati
L’approvazione del bilancio è stata anche l’occasione per evidenziare altri importanti risultati conseguiti dalla società nell’ultimo periodo. Come il progetto Smart water management per la gestione avanzata dei sistemi idrici per la riduzione delle perdite sulle reti di distribuzione in Friuli-Venezia Giulia e nel Veneto Orientale. Progetto che l’azienda attuerà insieme agli altri gestori idrici delle due regioni, a valere sulle risorse del PNRR. Nello specifico, la parte che verrà realizzata da Livenza Tagliamento Acque, che interessa l’intero territorio gestito, prevede una spesa di circa 9,8 milioni di euro, dei quali 5,9 finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e 3,9 con risorse interne.
La georeferenziazione dei pozzetti contatore
Altro rilevante progetto è la georeferenziazione dei pozzetti contatore. L’obiettivo è di:
- identificare le eventuali problematiche
- migliorare le caratteristiche del servizio richiesto, sia in termini di modalità di rilievo sia di caratteristiche del dato rilevato.
Infine, l’attività di ricerca geofisica e idrogeologica per la salvaguardia degli acquiferi acquedottistici. Attività che interessa l’area montana di ricarica del Torrente Cellina e le aree dell’alta pianura pordenonese comprese tra i fiumi Meduna e Tagliamento.