21/09/2015
Servizi a Rete

L’informazione geografica del sottosuolo per una città smart


L’importanza di conoscere le reti per il buon governo del territorio sarà il tema centrale del convegno, moderato dal professor Franco Guzzetti del Politecnico di Milano.

Al primo intervento a due voci, di Gruppo CAP e direzione Ambiente di Regione Lombardia seguiranno una serie di esperienze:

La prima di cui si parlerà è IL WEBGIS DI GRUPPO CAP E BRIANZACQUE: un sistema cartografico evoluto, un WebGis che diventa sistema centralizzato, espandibile su territori limitrofi e configurabile ad hoc per le caratteristiche e le esigenze di operatori, amministratori e cittadini.

Un esempio concreto di buone pratiche di collaborazione fra aziende idriche che operano in territori confinanti e profondamente interconnessi dal punto di vista delle risorse e delle reti, che gestiscono in condivisione le informazioni, ottimizzando il sistema sia dal punto di vista della gestione dei costi sia da quello della fruibilità delle informazioni.

In concreto, i dati georeferenziati relativi al servizio idrico (dalle reti di acquedotto con tutti i dati e gli elementi significativi, dal diametro delle tubature alle saracinesche, le valvole, i serbatoi, gli impianti di trattamento ecc. alle reti fognatura con, oltre al diametro e al materiale in cui sono realizzate, i principali elementi puntuali quali le camerette, le stazioni di sollevamento gli sfioratori, e gli interventi di pulizia realizzati di recente, agli elementi del reticolo idrico verificati in campo e interferenti con le reti gestite, alla geologia del territorio, con altimetrie, dati piezometrici, soggiacenze, anche con le serie storiche, fino ai cantieri aperti o agli interventi di manutenzione effettuati o programmati sul territorio servito) sono disponibili online – se lo si desidera anche in street view – su piattaforme dedicate a pubblici diversi.

Sono state infatti implementate interfacce e procedure che rendono trasparente l’accesso all’informazione da parte degli utenti finali, superando l’approccio allo strumento riservato a pochi tecnici. Se infatti i tecnici delle aziende idriche condividono i dati e li aggiornano in tempo reale, i cittadini che di fronte a un cantiere si chiedono di cosa si tratti, quando termineranno i lavori e quanto costino alla comunità, trovano queste e molte altre informazioni istantaneamente accedendo al sito dedicato ai “cantieri trasparenti”.

È questo il cuore del sistema, perché la condivisione del dato è il motore dell’attività dell’aggiornamento. Tutti infatti utilizzano i dati condivisi e tutti traggono vantaggio dal fatto che i dati siano aggiornati e validati da un ufficio centralizzato. Con il WebGIS l’utente non solo vede i dati esistenti, ma li consulta secondo le sue specifiche esigenze, e ottiene in modo semplice una risposta specifica.

Dispongono di un ambiente loro dedicato, con accesso gratuito e immediato, anche i professionisti, grazie al protocollo d’intesa tra CAP Holding e gli ordini professionali di architetti, geometri e ingegneri; mentre i tecnici comunali possono avere accesso ai dati delle reti del proprio territorio e delle manutenzioni in corso o effettuate nel corso degli anni e dialogare digitalmente con le aree tecniche del Gruppo tramite moduli user friendly direttamente via web.

Anche la prefettura di Milano e le forze di polizia vedono semplificata l’attività di monitoraggio e controllo dei cantieri, grazie alla possibilità di svolgere attività di screening preventivo, che agevolano in maniera rilevante l’attività di accesso ai cantieri, grazie al protocollo siglato da Gruppo CAP e Prefettura di Milano, sottoscritto anche dalla Direzione Territoriale del Lavoro, dalle Associazioni datoriali e dalle Organizzazioni sindacali.

La Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia presenterà:

Le applicazioni e gli sviluppi, le sfide del catasto regionale delle infrastrutture e delle reti di Regione Lombardia
Con particolare riferimento alle recenti azioni normative e tecniche finalizzate alla costituzione del catasto quale presupposto indispensabile per il governo del sottosuolo delle città. Protagonista diventerà poi l’applicativo Multiplan: verranno illustrate le specifiche tecniche di riferimento per la compilazione dei dati destinati a implementare il “Catasto infrastrutture e reti” e descritta la piattaforma informatica che ospita tale catasto, destinato allo scambio di informazioni geografiche relative a reti e infrastrutture sotterranee tra soggetti pubblici e privati.

L’intervento finale si concentrerà sul Piano Infrastrutturale Acquedotti (PIA): un modello tridimensionale del sottosuolo sviluppato dal Gruppo CAP in grado di simulare la capacità delle falde acquifere per supportare le decisioni strategiche.

È uno strumento gestionale dinamico di ottimizzazione degli interventi e di contenimento degli sprechi, modificabile in funzione delle esigenze in evoluzione dei cittadini serviti e anche in relazione ad alterazioni ambientali che possono compromettere la funzionalità degli impianti. Inoltre, il PIA consente uno studio dei potenziali inquinanti e la progettazione mirata e focalizzata delle opere di disinquinamento ambientale. Concretamente, nel sistema vengono inseriti tutti i dati del sottosuolo derivanti dai rilievi, dai carotaggi e dalle indagini geognostiche effettuate negli anni per elaborarli in una modellistica avanzata. Il risultato è uno strumento di supporto per le pianificazioni future. Dal punto di vista operativo, è possibile, ad esempio, capire dove, come e quanto scorre l’acqua sotto i nostri piedi, per verificare se la disponibilità idrica è sufficiente per coprire il fabbisogno della popolazione prevista, senza impoverire la falda.

Scopri di più sul WebGis

http://www.gruppocap.it/attivita/webgis/il-progetto

Scopri di più su ASITA

http://www.asita.it/

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