L’importanza di conoscere le reti per il buon governo del territorio sarà il tema centrale del convegno, moderato dal professor Franco Guzzetti del Politecnico di Milano.
Al primo intervento a due voci, di Gruppo CAP e direzione Ambiente di Regione Lombardia seguiranno una serie di esperienze:
La prima di cui si parlerà è IL WEBGIS DI GRUPPO CAP E BRIANZACQUE: un sistema cartografico evoluto, un WebGis che diventa sistema centralizzato, espandibile su territori limitrofi e configurabile ad hoc per le caratteristiche e le esigenze di operatori, amministratori e cittadini.
Un esempio concreto di buone pratiche di collaborazione fra aziende idriche che operano in territori confinanti e profondamente interconnessi dal punto di vista delle risorse e delle reti, che gestiscono in condivisione le informazioni, ottimizzando il sistema sia dal punto di vista della gestione dei costi sia da quello della fruibilità delle informazioni.
In concreto, i dati georeferenziati relativi al servizio idrico (dalle reti di acquedotto con tutti i dati e gli elementi significativi, dal diametro delle tubature alle saracinesche, le valvole, i serbatoi, gli impianti di trattamento ecc. alle reti fognatura con, oltre al diametro e al materiale in cui sono realizzate, i principali elementi puntuali quali le camerette, le stazioni di sollevamento gli sfioratori, e gli interventi di pulizia realizzati di recente, agli elementi del reticolo idrico verificati in campo e interferenti con le reti gestite, alla geologia del territorio, con altimetrie, dati piezometrici, soggiacenze, anche con le serie storiche, fino ai cantieri aperti o agli interventi di manutenzione effettuati o programmati sul territorio servito) sono disponibili online – se lo si desidera anche in street view – su piattaforme dedicate a pubblici diversi.
Sono state infatti implementate interfacce e procedure che rendono trasparente l’accesso all’informazione da parte degli utenti finali, superando l’approccio allo strumento riservato a pochi tecnici. Se infatti i tecnici delle aziende idriche condividono i dati e li aggiornano in tempo reale, i cittadini che di fronte a un cantiere si chiedono di cosa si tratti, quando termineranno i lavori e quanto costino alla comunità, trovano queste e molte altre informazioni istantaneamente accedendo al sito dedicato ai “cantieri trasparenti”.
È questo il cuore del sistema, perché la condivisione del dato è il motore dell’attività dell’aggiornamento. Tutti infatti utilizzano i dati condivisi e tutti traggono vantaggio dal fatto che i dati siano aggiornati e validati da un ufficio centralizzato. Con il WebGIS l’utente non solo vede i dati esistenti, ma li consulta secondo le sue specifiche esigenze, e ottiene in modo semplice una risposta specifica.
Dispongono di un ambiente loro dedicato, con accesso gratuito e immediato, anche i professionisti, grazie al protocollo d’intesa tra CAP Holding e gli ordini professionali di architetti, geometri e ingegneri; mentre i tecnici comunali possono avere accesso ai dati delle reti del proprio territorio e delle manutenzioni in corso o effettuate nel corso degli anni e dialogare digitalmente con le aree tecniche del Gruppo tramite moduli user friendly direttamente via web.
Anche la prefettura di Milano e le forze di polizia vedono semplificata l’attività di monitoraggio e controllo dei cantieri, grazie alla possibilità di svolgere attività di screening preventivo, che agevolano in maniera rilevante l’attività di accesso ai cantieri, grazie al protocollo siglato da Gruppo CAP e Prefettura di Milano, sottoscritto anche dalla Direzione Territoriale del Lavoro, dalle Associazioni datoriali e dalle Organizzazioni sindacali.
La Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia presenterà:
Le applicazioni e gli sviluppi, le sfide del catasto regionale delle infrastrutture e delle reti di Regione Lombardia
Con particolare riferimento alle recenti azioni normative e tecniche finalizzate alla costituzione del catasto quale presupposto indispensabile per il governo del sottosuolo delle città. Protagonista diventerà poi l’applicativo Multiplan: verranno illustrate le specifiche tecniche di riferimento per la compilazione dei dati destinati a implementare il “Catasto infrastrutture e reti” e descritta la piattaforma informatica che ospita tale catasto, destinato allo scambio di informazioni geografiche relative a reti e infrastrutture sotterranee tra soggetti pubblici e privati.
L’intervento finale si concentrerà sul Piano Infrastrutturale Acquedotti (PIA): un modello tridimensionale del sottosuolo sviluppato dal Gruppo CAP in grado di simulare la capacità delle falde acquifere per supportare le decisioni strategiche.
È uno strumento gestionale dinamico di ottimizzazione degli interventi e di contenimento degli sprechi, modificabile in funzione delle esigenze in evoluzione dei cittadini serviti e anche in relazione ad alterazioni ambientali che possono compromettere la funzionalità degli impianti. Inoltre, il PIA consente uno studio dei potenziali inquinanti e la progettazione mirata e focalizzata delle opere di disinquinamento ambientale. Concretamente, nel sistema vengono inseriti tutti i dati del sottosuolo derivanti dai rilievi, dai carotaggi e dalle indagini geognostiche effettuate negli anni per elaborarli in una modellistica avanzata. Il risultato è uno strumento di supporto per le pianificazioni future. Dal punto di vista operativo, è possibile, ad esempio, capire dove, come e quanto scorre l’acqua sotto i nostri piedi, per verificare se la disponibilità idrica è sufficiente per coprire il fabbisogno della popolazione prevista, senza impoverire la falda.
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http://www.gruppocap.it/attivita/webgis/il-progetto
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