Le microplastiche sono sempre più presenti in ambiente, disperse negli ecosistemi marini e terrestri, e rappresentano un tipo di inquinamento difficile da quantificare e impossibile da rimuovere totalmente. La maggior parte delle ricerche in quest’ambito si focalizza soprattutto sugli impatti delle plastiche negli ecosistemi marini, non prestando la dovuta attenzione al ruolo delle acque dolci, come laghi e riserve idriche.
Progetto LIFE del mese di settembre 2024
ll progetto LIFE BLUE LAKES, co-finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma LIFE 2014-2020, è stato coordinato da Legambiente e ha visto la partecipazione dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale, dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) dell’Umbria, dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), dell’Università Politecnica delle Marche, di Global Nature Fund e della Fondazione Lago di Costanza, indirizzando tante azioni a differenti categorie di stakeholders italiane e tedesche. L’obiettivo è stato quello di assicurare la prevenzione e il contenimento delle microplastiche nei laghi fornendo strumenti operativi per il controllo delle acque interne e degli impianti, aumentando la consapevolezza sul fenomeno di tutte le parti interessate.
I benefici nei territori pilota
Partito nel 2019, LIFE BLUE LAKES è giunto a conclusione nel settembre 2023, registrando risultati interessanti. Significative sono state le attività svolte nelle aree pilota (Laghi di Garda, Bracciano, Trasimeno e Piediluco in Italia, Costanza e Chiemsee in Germania), che hanno portato alla stesura delle “Carte dei Laghi”, documenti che analizzano le cause della contaminazione da microplastiche, ipotizzando misure per prevenirle a livello locale, sensibilizzando i cittadini sul tema e suggerendo comportamenti virtuosi da adottare. Le “Carte dei Laghi” sono state adottate da 78 stakeholders, tra cui 13 comuni.