20/04/2013

Le difficoltà dell’Abruzzo

Migliaia di contatori sostituiti e di metri di nuove condotte posate, tra sostituzioni di vecchie reti e nuove realizzazioni. È molto positivo il bilancio delle attività svolte dall’impresa Tagliabue in Abruzzo nell’ambito del contratto triennale per la manutenzione delle reti di distribuzione gas di Italgas. Numeri che, tuttavia, danno solo un’idea sommaria dell’impegno dell’impresa di Paderno Dugnano (Milano) nella regione.
Il contratto di affido, del valore di 6 milioni di euro, ha compreso un ampio range di mansioni, dal potenziamento delle infrastrutture alla sostituzione delle condotte obsolete, dalla manutenzione degli impianti di derivazione alle utenze fino alle attività di pronto intervento in full service. Un compito enorme, sia per la difficoltà di intervenire in contesti molto differenti, dalle popolose località costiere ai piccoli centri dell’interno abbarbicati sulle pendici dell’Appennino, sia per l’estensione del territorio. Italgas, infatti, in Abruzzo gestisce il servizio di distribuzione in circa 50 Comuni. Una presenza capillare che dalla fascia adriatica, delimitata a Nord dai centri del teramano, si spinge fino a Sud di Pescara e, con le località montane dell’aquilano, verso l’interno fino al confine con il Lazio.

Le criticità
Garantire tempestività agli interventi per rispondere in modo immediato e puntuale alle richieste di gestore ed utenti in tale situazione, in particolare per le attività di pronto intervento che richiedono la piena operatività 24 ore su 24, ha comportato un particolare sforzo organizzativo. A questo scopo il servizio è stato gestito da due centrali operative, quella di Montesilvano (Pescara) per l’area costiera e di Avezzano (L’Aquila) per la zona interna montana. Da qui partono le squadre dei tecnici che in questi tre anni hanno provveduto alla manutenzione di reti e impianti, con la sostituzione di più 12.000 vecchi contatori e di oltre 7.000 m di condotte obsolete.
Se il lavoro nei Comuni costieri ha presentato difficoltà simili a quelle di un qualsiasi contesto urbano, per lo più legate alla necessità di concludere in tempi rapidi il ripristino delle infrastrutture e ridurre al minimo i disagi alla circolazione e alla popolazione, ben altre problematiche ha comportato operare nelle piccole località dell’interno. A partire dalla distanza da percorrere, anche 50 km dalla sede, su strade impervie e ricoperte di neve e ghiaccio durante i mesi invernali, condizioni che non facilitano lo spostamento dei mezzi per le attività di scavo e dei camion per il trasporto dei materiali.
Neve e ghiaccio non hanno fermato i tecnici di Tagliabue che hanno portato a termine nei tempi previsti tutte le opere programmate, garantendo al contempo un’efficace gestione delle emergenze. Su tutte, quelle legate al sisma che nel 2009 ha ridotto in macerie la città dell’Aquila e diverse altre località abruzzesi. Così nei centri storici colpiti dal sisma, con l’ausilio del personale di Italgas, i tecnici di Tagliabue hanno provveduto alla verifica e messa in sicurezza di ogni singola utenza, un lavoro immane ed effettuato con tempistiche molto strette per scongiurare il rischio di fughe di gas e garantire l’incolumità delle persone impegnate nelle operazioni di soccorso. L’intervento a favore delle popolazioni terremotate, oltre al controllo e alla verifica della sicurezza degli impianti, ha visto anche la realizzazione di due nuove linee per l’approvvigionamento del gas agli insediamenti abitativi provvisori per gli sfollati dei Comuni di Bussi e Popoli, in provincia di Pescara.

di Giuseppe Stabile

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