Lario Reti Holding interviene sulla rete a Introbio con una nuova tecnologia no dig
Primo test per Lario Reti Holding con la tecnologia no dig Talr Pig Train. Una tecnica, di origine israeliana, di riparazione automatizzata delle perdite senza scavi che il gestore idrico della provincia di Lecco sta sperimentando a Introbio.
Nel comune lecchese l’azienda sta infatti attuando un importante piano di efficientamento delle infrastrutture di distribuzione, definito dopo un’analisi delle reti effettuata lo scorso anno. L’analisi aveva rilevato infatti grandi quantità di volumi idrici non fatturati e di perdite, pressioni elevate e problemi di qualità dell’acqua a causa di tubazioni vetuste. La società ha così intrapreso diversi interventi, tra i quali il rinnovo di alcuni tratti di rete, la sostituzione di gran parte del parco contatori, l’avvio della costruzione di una rete di telelettura dei contatori. In programma anche la realizzazione di ulteriori punti di regolazione della pressione.
La tecnologia Talr Pig Train dà ottimi risultati
In questo quadro rientra il ricorso alla soluzione no dig. Che è stata impiegata per riparare un tratto di rete dell’estensione di 325 metri situata in prossimità della Strada Provinciale 62. In quel tratto un intervento di riparazione convenzionale sarebbe stato molto difficoltoso e avrebbe comportato notevoli disagi alla gestione del traffico veicolare.
Per l’esecuzione del lavoro Lario Reti Holding ha testato la tecnologia Talr (trenchless automated leakage repair), che consente di sigillare le perdite nelle reti acquedotto con l’inserimento nelle tubazioni di un Pig Train. Quest’ultimo è un sistema brevettato e composto da due elementi semi-fluidi: un gel (il Pig) e una sostanza sigillante di origine alimentare, approvata per il consumo umano con il decreto ministeriale n.174/2004, che permette di chiudere perdite di dimensioni anche ragguardevoli, fino a 3000 l/h.
L’intervento, realizzato in 5 ore, si è dimostrato molto efficace: ha consentito di riparare perdite per un’entità complessiva di 1,5 l/s, pari all’80% della portata immessa nel distretto analizzato e al 13% dell’intera portata immessa nel comune di Introbio. Il tutto senza alcun disagio dovuto agli scavi, e con costi ridotti di circa il 70% rispetto a un intervento tradizionale.