18/12/2017

Lario Reti Holding: fine dell’incubo delle infrazioni comunitarie

Lario Reti Holding ha concluso tutti gli interventi prioritari per risolvere le criticità in materia raccolta e depurazione dei reflui finite sotto la lente di ingrandimento dell’Unione europea. Un risultato importante, frutto di un importante impegno, anche sotto il profilo economico, che l’azienda ha portato avanti nel corso degli ultimi due anni, da quando cioè, ha assunto la gestione del servizio idrico nei comuni della provincia di Pavia. Più nello specifico, la realizzazione degli interventi per risolvere le infrazioni europee cui era soggetto il territorio lecchese ha richiesto investimenti per oltre 7,2 milioni di euro. Una cifra notevole, considerando che la previsione di spesa per gli anni 2016 e 2017 si attesta a circa 27 milioni in totale, che ha permesso di portare a conclusione 9 opere in sei diversi comuni: Airuno, Brivio, Calco, Calolziocorte, Carenno e Torre de Busi. Per quanto riguarda Airuno, i lavori hanno riguardato il completamento della rete di fognatura in località Aizurro, che è stata così riportata verso l’impianto di depurazione di Calco Toffo, con una spesa di poco inferiore al milione di euro. Nel comune di Brivio, oggetto di tre differenti procedure di infrazione, i lavori hanno riguardato il collegamento alla rete fognaria delle parti dell’abitato ancora sfornite o che scaricavano in corpi idrici superficiali. Approfittando degli scavi, l’azienda ha inoltre realizzato la separazione delle reti miste con posa di nuove condotte per acque nere e il rifacimento completo della rete di acquedotto nelle zone interessate: in questo modo le acque nere vengono ora convogliate al depuratore di Calco Toffo, mentre le acque bianche sono state dirottate verso il fiume Adda. Il costo dell’intera opera è stato superiore a 1,2 milioni di euro. Nel comune di Calco i lavori si sono concentrati sul potenziamento del depuratore, situato in località Toffo, dove si sta realizzando una terza linea per portare la capacità di trattamento dell’impianto a 33.000 abitanti equivalenti, dai 22.000 inizialmente previsti. Tale opera, in via di completamento, per un costo di 5 milioni di euro, consentirà di chiudere l’infrazione più rischiosa per l’intera Provincia, migliorando al tempo stesso il trattamento dei reflui per i comuni di Airuno, Brivio, Calco, Imbersago, Merate, Olgiate Molgora, La Valletta Brianza, Santa Maria Hoè e Valgreghentino. A Calolziocorte gli interventi hanno riguardato sia la costruzione di alcune centinaia di metri di fognatura nera sia l’adeguamento di uno scolmatore, con l’ampliamento della condotta e la costruzione di argini per convogliare correttamente l’acqua scolmata verso un vicino torrente, per una spesa superiore ai 200.000 euro. A Carenno, invece, sono stati adeguati quattro scarichi di fognatura che in precedenza riversavano i liquami, senza trattamento, direttamente in un torrente locale. Problema generato dal fatto che in alcune zone dell’abitato erano presenti delle reti differenziate per le acque bianche e nere, che però a valle confluivano in un unico collettore di acque meteoriche, con conseguente scarico diretto in natura. Per risolvere il problema è stato costruito un nuovo scolmatore e sono stati posati oltre 500 metri di nuove condotte, per un costo intorno ai 500.000 euro. Infine, Torre de’ Busi, dove è stata rifatta la rete della frazione Cà Martirone con la posa di oltre 250 metri di tubazioni dedicate alla raccolta delle acque nere e una spesa di circa 100.000 euro. Anche in questo caso l’intervento ha permesso di eliminare il problema dello scarico diretto e senza trattamento nel torrente Valle Bratta che, come è facile immaginare, soffriva di una gravissima situazione di inquinamento.

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