Un’altra grande opera dall’alto valore ambientale è stata conclusa da Lario Reti Holding. Il gestore idrico ha portato a termine la posa del collettore che raccoglierà i reflui di Oliveto Lario, e delle sue frazioni di Limonta, Vassena e Onno, e del comune di Civenna fino al depuratore situato a Valmadrera.
Un’imponente opera fognaria dello sviluppo in totale di 11 chilometri, costruita con un investimento di 9 milioni di euro. Un investimento sfidante, non solo sotto il profilo economico, ma anche e soprattutto dal punto di vista tecnico, in quanto lunghi tratti di tubazione sono stati posati sui fondali del lago di Como.
La posa sublacuale: tempi e costi minori
La soluzione della posa sublacuale è apparsa la migliore ai progettisti dell’azienda, dopo aver vagliato tutte le possibili varianti, in quanto in grado di superare diverse problematiche, ancora una volta sia di natura tecnica sia economica. Passare nel Lago ha permesso di minimizzare l’impatto su strada, sulla circolazione e la frequentazione dei luoghi. Al tempo stesso di ridurre e contenere la spesa rispetto agli scavi su strada, che hanno costi e tempi superiori anche a causa dei ripristini.
La condotta posta a fondo lago è stata suddivisa in due tratte: la prima collega la frazione di Onno con la zona del Moregallo, la seconda arriva fino a Parè, nel territorio di Valmadrera. Da qui poi i reflui, attraverso la tratta di collettore posata con scavo su strada vendono convogliati al depuratore.
In esercizio nei prossimi mesi
A completare lo schema anche 9 nuove stazioni di pompaggio, che spingeranno i reflui lungo le varie tratte.
Nei prossimi mesi verranno eseguite diverse prove di funzionalità delle pompe installate nelle stazioni di spinta e pompaggio. Verranno anche completati tutti i collaudi necessari, in modo da procedere poi con la messa in esercizio dell’infrastruttura.
Potenziato anche il depuratore
A questo scopo il gestore lo scorso maggio aveva concluso anche gli interventi di adeguamento dell’impianto di Valmadrea, con l’obiettivo di aumentarne la capacità, proprio per accogliere gli scarichi di Oliveto Lario e Civenna. Realizzato nel 1980, il depuratore, che già accoglie i reflui di altri 12 comuni, è stato sottoposto a un profondo ammodernamento con un investimento di 5,5 milioni di euro.
I principali interventi hanno riguardato il comparto di trattamento biologico, la realizzazione di un nuovo comparto di dissabbiatura e grigliatura fine e il comparto fanghi, con l’installazione di due centrifughe.