Interessa anche l’Italia l’importante decisione assunta dal parlamento tunisino. L’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo ha infatti approvato un disegno di legge che riguarda una convenzione stipulata tra la Tunisia e la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo (IBRD) per il finanziamento degli studi preliminari del progetto di connessione elettrica tra Tunisia e Italia. Il finanziamento, da 7 milioni di euro, dà nuovo slancio al progetto che prevede la realizzazione di una linea di corrente sottomarina di 200 km e 400 kilovolt tra le coste tunisine e quelle italiane.
Un’opera molto importante per entrambi i Paesi, in quanto l’infrastruttura consentirà di portare in Italia l’elettricità prodotta in Tunisia. Energia in gran parte prodotta da fonte rinnovabili per la quale il Paese africano ha in programma piani di sviluppo per aumentarne la quota di 3,5 GW al 2030.
Dell’opera si parla da molti anni, ma la sua realizzazione solo alla fine del 2018 ha avuto un’accelerazione, grazie al finanziamento concesso dall’IBRD per avviare i diversi studi di fattibilità. Il progetto è stato affidato a Terna che lo sta portando avanti insieme a Steg, la società elettrica pubblica tunisina.
Un progetto strategico anche per l’intera Europa, nell’ottica della creazione di una rete elettrica euro-mediterranea, in grado di connettere il mercato nordafricano con quello europeo. Non a caso è inserito nel Piano di sviluppo della rete di trasmissione nazionale di Terna a partire dal 2016 e nel Ten Year Network Development Plan di Entso-e, la rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione ed è stato incluso nella Terza lista dei Progetti di Interesse Comune (PCI), pubblicata recentemente sul sito della Commissione europea.