La rete di Centria accoglie il biometano di Siena Ambiente

È realtà il progetto di decarbonizzazione del sistema energetico frutto della sinergia tra Siena Ambiente e Centria. Una collaborazione partita nel 2019 quando Siena Ambiente, società mista pubblica-privata attiva nel ciclo integrato dei rifiuti, ha chiesto di poter immettere il suo biometano nella rete di distribuzione gas di Centria.

Il collegamento alla rete di distribuzione

L’azienda senese gestisce il polo di riciclo delle Cortine, dove ha realizzato un biodigestore che produce il gas rinnovabile dalla valorizzazione delle raccolte differenziate dei rifiuti organici della provincia di Siena. Lo scorso anno, la società ha realizzato, su specifiche di Centria, l’impianto di connessione per immettere la sua produzione nella rete di distribuzione. A marzo di quest’anno l’impianto di Siena Ambiente è stato collegato alla rete di distribuzione del gas naturale e, a valle di una specifica procedura di avviamento e di analisi della qualità del biometano prodotto, è stata effettuata la prima immissione di biometano.

Oltre 100.000 Smc già immessi in rete

Ad oggi l’impianto ha prodotto e immesso in rete oltre 100.000 Smc di biometano. Un volume equivalente a oltre 1.000 MWh di energia rinnovabile distribuita tramite la rete gas a tutte le utenze finali, evitando l’emissione in atmosfera di oltre 200 tonnellate di CO2. Di fatto, questo progetto realizza una concreta decarbonizzazione del sistema energetico, utilizzando un’infrastruttura come la rete gas, già presente e sviluppata, che raggiunge capillarmente tutto il territorio.

Dalla rete di distribuzione a quella di trasporto

Ma non solo, perché, sempre nel 2023, la collaborazione tra le due realtà ha portato allo sviluppo di un progetto innovativo, che consente la reimmissione del biometano dalla rete locale di distribuzione a quella nazionale gestita da Snam. In questo modo il surplus di biometano prodotto nel periodo estivo, quando i consumi locali sono molto limitati, sarà comunque disponibile per il Paese. Un progetto, il primo in Italia di questo tipo, che ha ottenuto l’approvazione da parte di Arera e sarà operativo già a partire dall’estate del 2025.

Un modello da replicare

«Con la realizzazione del biodigestore e la rete di distribuzione del biometano abbiamo raggiunto importanti obiettivi ambientali che danno forza alla transizione ecologica e all’economia circolare. – ha spiegato Tiziano Scarpelli, presidente di Siena Ambiente – Valorizzare i rifiuti organici provenienti dalle raccolte differenziate della provincia di Siena per produrre biometano per usi domestici è un modello che può essere replicato su larga scala. Grazie agli investimenti effettuati in questo innovativo progetto e a una visione strategica condivisa con Centria, abbiamo proposto al territorio una soluzione all’avanguardia e tecnologicamente avanzata per una gestione dei rifiuti improntata al recupero di risorse e al riciclo».

Terza immissione nelle reti di Centria

Soddisfatto del progetto anche Roberto Rappuoli, presidente di Centria. «Il biometano è una risorsa straordinaria perché consente ridurre la quantità di rifiuti destinati alle discariche, di limitare le emissioni di gas metano prodotte dalla decomposizione degli stessi materiali organici – ha commentato il numero uno dell’azienda – e di produrre energia rinnovabile. Il nostro impegno su questo fronte è costante e testimoniato dai fatti. Oggi parliamo infatti della terza immissione in rete Centria di biometano».

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