20/07/2016
Servizi a Rete

La Puglia potenzia gli impianti di depurazione


La Puglia ha compiuto passi da gigante nel campo della depurazione. Lo dicono i dati presentati dall’Assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Giannini, che ha fatto il punto sulla situazione del comparto nel corso di una conferenza stampa.
A servizio dei 258 Comuni pugliesi ci sono 185 depuratori. I recapiti finali sono 185: 6 in un corpo idrico superficiale (fiumi, laghi), 115 in canali, lame, 28 a mare (con 16 condotte sottomarine), 30 con trincee di spandimento e 6 nel sottosuolo. Il tutto in una regione priva di grandi fiumi dove generalmente viene riversata gran parte dei reflui depurati.
E gli investimenti per depuratori, reti fognarie e recapiti fognari sono al massimo della spesa: 3 depuratori, 49 reti fognarie e 22 recapiti finali sono finanziati per realizzazioni e potenziamenti dal Por 2007-13 per un totale di 133,8 milioni di euro (tra quota Por e quota proveniente dalla tariffa acqua in bolletta). Altri 60 depuratori sono finanziati dal Fsc del 2007-13, per un totale di 272,8 milioni di euro (compresa la quota proveniente dalla tariffa acqua in bolletta). Infine con il Por Puglia 2014-2020, 23 depuratori e 49 reti idrico-fognarie saranno potenziate e realizzate per un totale di 316 milioni. Dal 2013 a oggi sono stati già investiti circa 530 milioni di euro sui 720 complessivi a disposizione.
“Interveniamo – ha detto Giannini – sia sul sistema della depurazione che sul sistema idrico fognario: il tutto produce i suoi effetti in termini di tutela e di miglioramento della qualità ambientale, della qualità igienico sanitaria ed è di supporto all’imprenditoria agricola, visto che i reflui della depurazione affinata potranno essere utilizzati oltre che per usi civili e per il raffreddamento degli impianti industriali, anche per fini irrigui in agricoltura, producendo un risparmio di circa 7 milioni l’anno, visto che 14 milioni di metri cubi che potremo mettere a disposizioni per gli agricoltori non costeranno più 70 centesimi al mc, ma 18 centesimi al mc”.
L’assessore ha spiegato anche quali sono i piani della Regione per l’immediato futuro. Primo obiettivo del piano di interventi è coprire il 91% della popolazione con la depurazione, con un incremento di un milione di abitanti serviti da impianti, con un complessivo di 5,5 milioni di abitanti equivalenti da trattare. Oltre al potenziamento degli impianti si punta a riutilizzare la maggior parte dell’acqua depurata in agricoltura. “Abbiamo chiesto ai Comuni di rispondere ad un bando per finanziare progetti con fondi europei, per l’irrigazione in agricoltura, con incentivi e abbiamo collegamenti sia con le organizzazioni agricole che con i singoli Comuni – ha spiegato Giannini -. Gli uffici regionali fungono da supporto: ogni Comune sarà chiamato a un tavolo tecnico per definire la gestione del piano”. Infine, il problema delle procedure di infrazione comunitaria, dovuto al mal funzionamento degli impianti: in Puglia ne sono state notificate 33, un dato che per Giannini è “assolutamente compatibile e inferiore a quello delle altre regioni italiane, ma comunque da risolvere”.

Didascalia: Giovanni Giannini, Assessore alle Infrastrutture

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