La misurazione per le acque potabili e le acque reflue: tecnologia avanzata, spazi ridotti e adattabilità all’intero ciclo idrico

È sicuramente utile, per chi gestisce il ciclo idrico, potersi affidare ad una strumentazione di misurazione che acquisisca i dati e li trasmetta per un controllo in remoto, ma soprattutto che abbia un’uniformità di uso sia per quanto riguarda l’impiego nel settore acque potabili che in quello delle acque reflue.

Da anni Ijinus realizza prodotti per il monitoraggio da remoto con elevate caratteristiche costruttive. La sua esperienza si è evoluta anche grazie all’affiancamento di importanti aziende a livello mondiale operanti nel settore fognario.
 

Le tecnologie di misurazione per le acque potabili e le acque reflue

La strumentazione viene prodotta tenendo conto delle peggiori condizioni ambientali nelle quali ci si possa trovare. Generalmente si tratta di quelle del settore acque reflue, rivolgendo una particolare attenzione ai materiali utilizzati, alla tenuta stagna e alla facilità di uso ed installazione.
 

Il vantaggio di avere tecnologie di ridotte dimensioni

Grazie alle ridotte dimensioni della tecnologia, diventa di gran lunga più semplice l’applicazione nel settore acquedottistico – dove spesso gli spazi sono limitati – e nel settore fognario permettendo infatti il posizionamento senza causare particolare ingombro che limiterebbe l’accesso ai collettori fognari.

Avere un logger di piccole dimensioni diventa fondamentale non solo a livello logistico, ma anche per quanto riguarda la ‘conservazione’ della tecnologia stessa. Infatti, in questo modo è possibile limitare il volume d’aria interno alla strumentazione che, abbinato ad una buona tenuta stagna, garantisce la protezione dell’elettronica prevenendo fenomeni di ossidazioni. 
 

Ridotte dimensioni non si traduce in riduzione di funzionalità.

La memoria interna al logger garantisce, infatti, un’autonomia di diversi giorni immagazzinando dati anche se ormai, nella maggior parte dei casi, quest’ultimi vengono quasi sempre inviati in remoto almeno una volta al giorno.

Sostanzialmente la memoria interna ha una funzione di backup o di garanzia intervenendo qualora dovesse esserci un problema di mancanza di copertura del segnale a causa del quale diverrebbe impossibile procedere alla trasmissione dei dati.
 

Come sono strutturati i logger?

Nei logger è presente un solo connettore al quale si possono collegare più sensori.

Questa caratteristica è presente:

  • nei sensori che hanno solamente un’uscita ad impulsi, come ad esempio un pluviometro o un misuratore di portata (contatore)
  • ma anche nei sensori che possono avere uscite analogiche come le sonde per la misura della pressione in tubazioni o livello piezometrico in serbatoi o pozzi. 

Altre sonde collegabili ai logger possono usare il ModBus come, per esempio, i sensori di tracimazione o sensori di qualità dell’acqua oppure sonde per la misura della velocità del flusso così da effettuare la misura di portata in canali a pelo libero di tipo Area Velocity. Il collegamento con modalità ModBus o SDI-12 permette di avere molte informazioni dalle sonde facilitando così le diagnostiche a distanza.

Questo accade soprattutto per le installazioni in collettori fognari, dove ci possono essere dei fenomeni di sporcamento per i quali, da remoto, si può valutare quando intervenire per una pulizia o manutenzione.

 

Monitoraggio da remoto

Il logger LNU utilizza anche un sensore di livello integrato. Questo software permette di poter “vedere” da remoto la condizione di lettura ed eventualmente, se necessario, il servizio post vendita può garantire supporto a chi è in campo per garantire una corretta installazione e programmazione.

Ijinus sta crescendo e migliorando le sue competenze offrendo nuove soluzioni e strumentazioni sempre più di alta qualità nel settore delle reti idriche. Rimane però il suo fiore all’occhiello il mondo delle acque reflue con particolare riferimento al monitoraggio dei collettori fognari dove le tecnologie innovative di Ijinus si distinguono per eccellenza. 

In considerazione di quanto imposto da ARERA attraverso i macro-indicatori M1 e M4 – che richiedono il contenimento delle perdite in rete acquedottistica e una minimizzazione dell’impatto ambientale derivante dall’adeguatezza degli impianti fognari – i gestori del servizio idrico integrato ricercano poi la presenza di acque parassite in fognatura per ottimizzare i costi di gestione.

Anche in questo caso, le tecnologie di Ijinus rispondono perfettamente alle richieste del settore.

Il 2021 sarà un anno pieno di interessanti novità!
Per ogni approfondimento a riguardo, ti invitiamo a contattarci a:

Alberto CHIOETTO 
European sales Manager
  
M.: +39 347 7225732
alberto.chioetto@ijinus.com

 


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