C’è la geotermia nel futuro del teleriscaldamento di Aarhus, seconda città della Danimarca. A questo progetto stanno lavorando l’amministrazione della città, situata sulla costa orientale dello Jutland, e AP Moller Holding, con l’ambizione di fornire alle 100.000 utenze cittadine servite dalla rete di teleriscaldamento il calore naturale del sottosuolo. Una fonte, quella geotermica, rinnovabile e disponibile tutto il giorno, ogni giorno dell’anno, che farebbe compiere alla città un grande balzo in avanti verso l’obiettivo di avere un teleriscaldamento senza combustione.
«Abbiamo già detto addio al carbone e al petrolio nella produzione di calore per Aarhus, ma vogliamo fare un ulteriore passo avanti – ha commentato Bünyamin Simsek, responsabile del dipartimento Technical services & environment del Comune di Aarhus -. Vogliamo un sistema energetico che, in misura minore, si basi sulla combustione della biomassa e in gran parte su energia pulita e rinnovabile. Possiamo ottenere questo risultato con l’energia geotermica».
Le parti hanno firmato una lettera di intenti, che conferma che il Comune e la società avvieranno trattative esclusive per un contratto di fornitura di calore geotermico per il teleriscaldamento a prezzi competitivi.
Secondo l’attuale programma del progetto, i primi pozzi esplorativi verranno trivellati nel 2019-2020 e, a seconda dei risultati delle esplorazioni, i primi impianti geotermici dovrebbero essere costruiti nel 2021-2024.
L’accordo implica che AP Moller Holding assuma i rischi di esplorazione, di costruzione e operativi per i 30 anni in cui l’impianto fornirà calore alla rete. Il calore sarà acquistato da AffaldVarme Aarhus, il gestore della rete di teleriscaldamento, a un prezzo indicizzato fisso che potrà anche essere diminuito se si realizzeranno sinergie o altri miglioramenti che possano ridurre i costi, a tutto vantaggio dei clienti finali che vedranno ridursi la bolletta.